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Un momento dell'aggressione preso da un video pubblicato da Repubblica.it
Minacce 17 Lug 2018

Arresti Casamonica, aggrediti giornalisti di Repubblica e Tg2. La solidarietà  di Fnsi, Odg e Usigrai

I parenti degli arrestati si sono scagliati con i bastoni contro i colleghi Floriana Bulfon e Piergiorgio Giacovazzo, 'colpevoli' di essersi recati dove sono stati effettuati gli arresti per svolgere il loro lavoro. «Una reazione inaccettabile», commentano sindacato e Ordine.

Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Ordine dei giornalisti e Usigrai esprimono vicinanza e solidarietà ai colleghi di Repubblica e del Tg2 aggrediti questa mattina a Roma dai familiari dei Casamonica dopo gli arresti in cui, per la prima volta, viene contestata al clan l'associazione mafiosa.

«I parenti degli arrestati si sono scagliati con i bastoni contro i giornalisti Floriana Bulfon di Repubblica e Piergiorgio Giacovazzo del Tg2, 'colpevoli' di essersi recati dove sono stati effettuati gli arresti per svolgere il loro lavoro. Una reazione inaccettabile», commentano i rappresentanti dei giornalisti.

«Chiunque colpisca un giornalista – concludono Fnsi, Odg e Usigrai – colpisce il diritto dei cittadini ad essere informati e dunque uno dei pilastri della democrazia. La reazione scomposta dei familiari degli arrestati testimonia quanto il lavoro dei cronisti dia fastidio a chi vorrebbe coltivare nell'oscurità i propri loschi affari».

PER APPROFONDIRE
Di seguito i comunicati di solidarietà ai due cronisti e alla troupe aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro al servizio dei cittadini.

Aggressione dei Casamonica a giornalisti Tg2 e la Repubblica, la solidarietà dei Cdr del Tg2
Il Comitato di redazione del Tg2 condanna con fermezza il vile attacco mafioso contro l'informazione e la vita democratica, di cui sono state vittime i colleghi PierGiorgio Giacovazzo del Tg2 e Floriana Bulfon de la Repubblica, che seguivano gli esiti di un blitz delle forze dell’ordine contro il clan mafioso dei Casamonica. I fatti: Roma, Vicolo di Porta Furba, quartiere generale del clan Casamonica. 17 luglio 2018. I colleghi Piergiorgio Giacovazzo e Floriana Bulfon entrano in una strada pubblica subito dopo il blitz delle forze dell'ordine, operato oggi contro quest'associazione per delinquere. Lavorano per dare voce al quartiere, documentare l'ambiente, raccogliere il pensiero su questi arresti.
Contro i colleghi Giacovazzo e Bulfon, e la troupe, si scagliano con violenza, prima le bambine e poi le donne della famiglia Casamonica; minacce e insulti, poi volano bastoni, scope – e tutto quello che le donne trovano – contro i giornalisti, uno colpisce l'operatore. Cercano di distruggere la telecamera strappando dei cavi, togliendo anche le schede nello zainetto che serviva per fare un collegamento in diretta alle 13. Un'aggressione finita solo per caso senza feriti, grazie all'intervento degli uomini della famiglia che hanno portato via le donne e al fatto che – saggiamente – la troupe si è spostata per evitare altri contatti.
Alla fine il collegamento in diretta il collega Giacovazzo lo ha fatto, solo perché – con la forza del giusto che difende il maltolto – ha levato dalle mani di una signora del clan, le schede telefoniche indispensabili per la diretta.
Un assalto portato avanti, non solo in barba alle più elementari regole di convivenza civile, ma anche alle leggi dello stato italiano. Quello stato che garantisce a ogni residente in Italia, anche ai Casamonica – solo per fare qualche esempio – la raccolta dei rifiuti, la fornitura dei servizi essenziali, come il pronto soccorso, il diritto all'istruzione... uno stato – non solo la Rai, il Tg2 e il collega Piergiorgio Giacovazzo – che è stato ancora una volta sopraffatto dalla volgarità e dalla violenza di questa gente di mafia.
Ai Casamonica, e a tutti quelli che pensano che in Italia la violenza possa zittire i giornalisti, il CdR del Tg2 dice che otterranno solo più giornalisti e altre telecamere e microfoni.
Vicolo di Porta Furba è nostro, dei cittadini onesti dello Stato italiano. L'informazione va vanti, senza paura e senza stop. I filmati dell'aggressione sono già in mano ai Carabinieri, ai colleghi e ai tecnici un abbraccio, la solidarietà e la vicinanza di tutti i giornalisti del Tg2.

Aggressione a Bulfon e Giacovazzo, la solidarietà del Cdr di Repubblica
Il Cdr e la redazione di Repubblica sono al fianco dei colleghi Floriana Bulfon di Repubblica, Piergiorgio Giacovazzo del Tg2 e alla sua troupe, aggrediti ieri mentre documentavano il blitz contro 33 persone accusate di essere legate al clan mafioso dei Casamonica. Se qualcuno ancora pensa di poter condizionare o intimidire con la violenza e le minacce i cronisti che, a Roma come in altre parti d'Italia, lavorano per denunciare gli affari delle mafie, si sbaglia di grosso. I giornalisti di Repubblica sono e saranno sempre dalla parte dei fatti e di chi li racconta.

La solidarietà del Cdr dell'Espresso ai colleghi aggrediti dai Casamonica
Il comitato di redazione de L'Espresso esprime solidarietà alla nostra collega Floriana Bulfon, al giornalista del TG2 Piergiorgio Giacovazzo, agli operatori e ai tecnici aggrediti a Roma da alcuni membri della famiglia Casamonica. Dopo gli arresti effettuati dai carabinieri, al termine di una lunga indagine che per la prima volta ha portato alla contestazione dell’associazione mafiosa nei confronti di esponenti dei Casamonica, i colleghi stavano cercando di raccogliere i commenti dei familiari non arrestati. Per questo sono stati minacciati, insultati e aggrediti con bastoni. Atti di intimidazione inaccettabili. A tutti i colleghi e in particolare a Floriana Bulfon, collaboratrice de L'Espresso e di Repubblica, che su questi temi ha scritto diverse inchieste, va il pieno sostegno della nostra redazione.

Cronisti minacciati: solidarietà da redazione petrolio
I giornalisti e tutti i colleghi di Petrolio esprimono solidarietà ai cronisti Floriana Bulfon e Piergiorgio Giacovazzo, agli operatori e ai tecnici del TG2, aggrediti ieri a Roma da alcuni componenti della famiglia Casamonica.
A tutti i colleghi e in particolare a Floriana Bulfon, che ha collaborato diversi anni con il programma di Rai 1, va il nostro pieno sostegno, in nome di un'informazione libera da minacce e intimidazioni, che sia sempre di più al servizio dei cittadini.

@fnsisocial

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