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Il ministro Luca Lotti
Cdr 07 Feb 2018

Askanews, il Cdr: «Prendiamo atto delle rassicurazioni del governo, ma la situazione resta in stallo»

Secondo il ministro Lotti i giornalisti 'non devono preoccuparsi' perché l'agenzia 'non chiuderà '. E anche il segretario del Pd, Matteo Renzi ha espresso vicinanza ai lavoratori. «Continueremo a vigilare perché dalle parole si passi a soluzioni che consentano di uscire da questa palude», incalza la redazione.

Il Comitato di redazione di Askanews prende atto delle dichiarazioni del ministro responsabile dell'Editoria, Luca Lotti, secondo cui i giornalisti "non devono preoccuparsi" perché l'agenzia "non chiuderà", e del segretario del Pd, Matteo Renzi, che ha espresso vicinanza ai lavoratori.

«Non possiamo tuttavia non rilevare – scrive in una nota il Cdr – come gli appelli lanciati negli ultimi mesi siano caduti nel vuoto. Nel frattempo il protrarsi della mancata assegnazione ad Askanews di un lotto sui servizi giornalistici, dopo ben 9 mesi dall'avvio della gara voluta dal governo, ha visto l'azienda convocare per domani un tavolo in Fieg nonostante i lavoratori stiano già subendo enormi sacrifici con un contratto di cassa integrazione in atto».

I giornalisti dell'agenzia di stampa lanciamo dunque «un nuovo e accorato appello per scongiurare che questo stallo, dopo una serie di gravi incidenti sulle buste paga, si ripercuota ora, proprio in piena campagna elettorale, sul lavoro di una agenzia che da decenni assicura un notiziario credibile, indipendente e autorevole».

I giornalisti di Askanews, conclude il Cdr, «continueranno a tenere alta l'attenzione su questa vicenda, per accertare che non venga strumentalizzata dall'editore e che le rassicurazioni giunte dall'esecutivo non siano solo parole, ma si concretizzino in soluzioni che consentano all'agenzia di uscire da questa palude».

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