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Associazioni 10 Giu 2005

Assostampa Lombarda: il duopolio Rai-Mediaset tenta di bypassare lo sciopero dei giornalisti con la consueta arroganza modificando i tempi di chiusura dei palinsestipalinsesti

Su segnalazione dei Cdr dei periodici radiotelevisivi siamo venuti a conoscenza che Rai e Mediaset hanno deciso di anticipare a giovedì 16 giugno la «chiusura» dei palinsesti di programmazione settimanale, chiusura che, per consuetudine consolidata da decenni, avviene normalmente di venerdì, permettendo così nello stesso giorno la conclusione del lavoro nei giornali specializzati.

Su segnalazione dei Cdr dei periodici radiotelevisivi siamo venuti a conoscenza che Rai e Mediaset hanno deciso di anticipare a giovedì 16 giugno la «chiusura» dei palinsesti di programmazione settimanale, chiusura che, per consuetudine consolidata da decenni, avviene normalmente di venerdì, permettendo così nello stesso giorno la conclusione del lavoro nei giornali specializzati.

Su segnalazione dei Cdr dei periodici radiotelevisivi siamo venuti a conoscenza che Rai e Mediaset hanno deciso di anticipare a giovedì 16 giugno la «chiusura» dei palinsesti di programmazione settimanale, chiusura che, per consuetudine consolidata da decenni, avviene normalmente di venerdì, permettendo così nello stesso giorno la conclusione del lavoro nei giornali specializzati. Questo anticipo, deciso dal duopolio televisivo su pressione delle proprietà delle testate, è un fatto inaudito che tenta di vanificare gli effetti dello sciopero dei giornalisti di venerdì 17 e che la dice lunga sull’atteggiamento assunto dagli editori nella stagione del rinnovo contrattuale. Registriamo ancora una volta l’arroganza del duopolio “protetto” dalla legge Gasparri, una legge di parte, ingiusta e che, come ha denunciato il Presidente dell a Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, non garantisce la libera informazione. L’Associazione Lombarda dei Giornalisti è al fianco dei colleghi che operano in un settore così delicato e continuerà a battersi in ogni sede per una riforma più equa e più giusta del sistema radiotelevisivo, che favorisca un’autentica concorrenza e dia forza alla libertà d’informazione.

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