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Sciopero al Corriere dell'Alto Adige e al Corriere del Trentino (Foto: sindacatogiornalistitnbz.it)
Cdr 01 Apr 2017

Corriere dell'Alto Adige e Corriere del Trentino in sciopero, il Cdr: «L'editore dia stabilità  ai colleghi precari»

Giornalisti del Corriere dell'Alto Adige e del Corriere del Trentino in sciopero per protestare contro la decisione di Rcs Media Group di prorogare ancora una volta per soli pochi mesi i contratti di colleghi che rivestono incarichi da sempre parte della pianta organica dei giornali.

Le redazioni del Corriere dell'Alto Adige e del Corriere del Trentino hanno proclamato per oggi, sabato 1 aprile, una giornata di sciopero per protestare contro la decisione di Rcs Media Group di prorogare ancora una volta per soli pochi mesi i contratti di colleghi che rivestono incarichi da sempre parte della pianta organica dei giornali.

«Da anni ormai – spiega il Cdr in una nota – attendiamo un piano industriale delle edizioni locali del Corriere che viene annunciato, senza mai essere definito. La condizione di generale precarietà che questa perdurante mancanza di strategia ha determinato, unita a una mera logica di riduzione dei costi, rischia di compromettere il lavoro di chi negli anni ha contribuito prima alla nascita e poi all'affermazione delle due testate».

Pur confidando che il piano di rilancio attualmente allo studio da parte del nuovo editore possa sbloccare in senso positivo questa situazione, «nell'attesa, che auspichiamo breve – conclude il Comitato di redazione –, chiediamo che si dia per lo meno stabilità ai posti di lavoro da sempre in pianta organica. Diversamente, a buon diritto riteniamo che si possa parlare di riduzione degli organici, ossia di licenziamenti».

Domani, dunque, i due quotidiani non saranno in edicola. Mentre la prossima settimana, sempre per protestare contro la situazione di precarietà che caratterizza il lavoro nelle redazioni del Trentino e dell'Alto Adige, i due dorsi del Corriere usciranno senza firme. Sciopero delle firme al quale hanno aderito anche i collaboratori dei due quotidiani.

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