CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Piero Angela (Foto: Ansa)
Lutto 13 Ago 2022

È morto Piero Angela, maestro della divulgazione scientifica. Il cordoglio del sindacato

Nato a Torino nel 1928, aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del tg. L'ultimo saluto il 16 agosto a Roma. Giulietti: «Sobrio, ironico, autorevole, nemico di ogni negazionismo e "terrapiattismo"».

È morto sabato 13 agosto 2022, a 93 anni, Piero Angela, il patriarca della divulgazione italiana. "Buon viaggio papà", ha scritto Alberto Angela sui suoi profili social annunciando la scomparsa del padre. Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del tg.

La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da Quark a Superquark per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica.

Ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell'universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio.

«Sobrio, ironico, autorevole, nemico di ogni negazionismo e "terrapiattismo", incarnazione dell'idea di servizio pubblico», ricorda su Twitter il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti.

«Qualsiasi ricordo di Piero Angela rischia di essere riduttivo rispetto a tutto quello che ha realizzato nel corso della sua lunghissima carriera come giornalista e divulgatore scientifico della Rai», sottolinea l'Usigrai. «Raccoglierne il testimone – proseguono i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico – non è facile; serve un rinnovato impegno della Rai in idee e risorse da destinare alla divulgazione dei temi della ricerca scientifica e alla lotta a disinformazione e fake news. Su questi fronti le giornaliste e i giornalisti della Rai sono pronti a fare la propria parte».

La camera ardente per l'ultimo saluto al giornalista e divulgatore sarà allestita il 16 agosto, dalle 11.30, in Campidoglio. A seguire è previsto il funerale laico.

@fnsisocial

Articoli correlati