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Un momento del seminario
Un momento del seminario
Associazioni 25 Set 2019

Firenze, il viceministro Crimi a confronto con i giornalisti nel seminario di Ast e Forze dell'ordine

Si è discusso della situazione del giornalismo, ma in particolare c'è stata un'analisi del rapporto fra i Corpi dello Stato e i giornalisti, osservando anche gli strumenti per assicurare un flusso di comunicazione che consentano ai cronisti di informare l'opinione pubblica.

È intervenuto Vito Crimi – viceministro dell'Interno nel governo Conte 2, e già sottosegretario all'Editoria nel precedente governo Conte 1 – al primo dei tre seminari fra giornalisti e Forze dell'ordine (gli altri sono in programma l'1 e l'8 ottobre) organizzati dalla Prefettura di Firenze con l'Associazione Stampa Toscana. Il confronto è stato aperto ma costruttivo. Si è discusso della situazione del giornalismo, ma in particolare c'è stata un'analisi del rapporto dei Corpi dello Stato che hanno un'interlocuzione quotidiana con i giornalisti, osservando anche gli strumenti per assicurare un flusso di comunicazione che consentano ai cronisti di informare l'opinione pubblica e, contemporaneamente, di spiegare quali sono i loro compiti istituzionali.

Il seminario è stato aperto dal Prefetto di Firenze, Laura Lega, che ha sottolineato il ruolo della Prefettura come, ha detto, «strumento di coesione territoriale» impegnato sui tanti fronti in cui la rappresentanza locale del governo si deve misurare: dai tavoli sulle questioni del lavoro alla gestione del fenomeno dell'immigrazione, passando per le attività relative alla gestione delle politiche di sicurezza. Il presidente dell'Ast, Sandro Bennucci, ha ricordato che i corsi di formazione, per il sindacato, sono «uno strumento fondamentale anche per fornire ai giornalisti preziosi strumenti di lavoro», come nel caso del recente protocollo d'intesa firmato da Ast e Odg con i vertici della magistratura fiorentina per assicurare l'ingresso nel Palazzo di Giustizia anche ai colleghi telecinefotoreporter.

Il viceministro Crimi – che durante il suo ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria era stato protagonista anche di momenti di aspra tensione con le organizzazioni di categoria dei giornalisti – ha insistito sul ruolo di un «giornalismo partecipato», imperniato anche sui compiti di «fact checking», definendo «importantissimo» che le istituzioni «si aprano nei confronti dei media».  Proprio ai sistemi di questa 'apertura' è stata dedicata la parte del corso che ha avuto per protagonisti la Guardia di Finanza, con gli interventi del Comandante provinciale Fabrizio Nieddu, del Comandante del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria Carlo Levanti e del Comandante del Gruppo di Firenze Dario Sopranzetti, e ai Vigili del Fuoco, con gli interventi del Comandante provinciale Maurizio Lucia e del Responsabile della Comunicazione in emergenza della Direzione regionale. Sia nel caso della Guardia di Finanza, sia in quello dei Vigili del Fuoco è stato fatto il punto sulle tecniche di comunicazione ai media delle attività nelle quali i Corpi sono quotidianamente impegnati, registrando uno sviluppo non solo dei rapporti con la stampa ma anche sotto il profilo tecnologico: dalla ormai 'mitica' chat che tiene aggiornati i cronisti con informazioni, foto e video delle situazioni anche alta criticità affrontate dai Vigili del Fuoco, al sistema di comunicazione testuale e iconografico messo a punto dalla Guardia di Finanza per informare i media sulle attività spesso legate alle indagini della magistratura.

Per l'Ast è intervenuto anche Stefano Fabbri, che ha ricordato come negli ultimi anni ci sia stata una «inversione del flusso informativo» che procede da queste fonti ai giornalisti. «Ma questo – ha aggiunto – non ci esime da svolgere il nostro lavoro di approfondimento e dettaglio, che ha bisogno di un contatto quotidiano e personale con le fonti». Al seminario ha voluto portare il saluto anche il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, dal quale è giunto un forte riconoscimento del ruolo del sindacato unico e unitario dei giornalisti della Toscana per la sua capacità di facilitare i contatti ed i rapporti con le istituzioni a solo ed esclusivo vantaggio dei cittadini. Hanno assistito al seminario, nel Salone di Carlo VIII di Palazzo Medici Riccardi, anche il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Giacomo Giannarelli, e la consigliera Irene Galletti. (Da assostampa.org)

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