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Un momento del seminario
Associazioni 16 Mag 2017

Firenze, intesa tra Assostampa Toscana e Corte d'Appello per rendere più semplice il linguaggio della giustizia

Nel corso del seminario su "Processo e mass media", organizzato dal sindacato regionale, sono emerse novità  di rilievo per i giornalisti, i magistrati e gli avvocati della regione. Sia sul piano della formazione che su quello della comunicazione istituzionale.

È partita dai magistrati della Corte d’Appello di Firenze, durante il seminario "Processo e Mass media" organizzato dall'Associazione Stampa Toscana nella Sala Verde della Cassa di Risparmio di Firenze, l’iniziativa di creare un laboratorio per togliere al linguaggio della giustizia quei tecnicismi e quelle espressioni che non fanno capire il contenuto e la portata dei provvedimenti.

È stata la presidente, Margherita Cassano, dopo l'introduzione del presidente Ast, Sandro Bennucci, e sollecitata dalle domande del collega Pierluigi Meucci, ad auspicare un linguaggio delle sentenze e degli atti giudiziari più semplice e comprensibile per il destinatario finale, ossia il cittadino. L'Ast ha accolto l'invito con entusiasmo e si è dichiarata disponibile a procedere rapidamente per realizzare il progetto.

Ma c'è dell'altro: «Presto – ha detto la presidente Cassano – per la Corte d'Appello di Firenze sarà individuato un magistrato che si occuperà dei rapporti con i mezzi d'informazione, passo importante per rendere il rapporto fra stampa e giustizia più aperto e trasparente nell'interesse del diritto-dovere dei cittadini ad essere informati».

Sullo stesso solco, ha sottolineato ancora l'alto magistrato, si collocano le iniziative assunte fin dal 2015 dalla Scuola Superiore della Magistratura per i corsi di formazione per gli aspiranti dirigenti e quest’anno per la prima volta anche per i giovani magistrati in tirocinio. Corsi che si concludono anche con la simulazione di una conferenza stampa.

Prendendo la parola su questo tema, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Firenze, Sergio Paparo ha auspicato l’istituzione di corsi comuni di formazione con la partecipazione di magistrati, avvocati e giornalisti. Del laboratorio ha parlato anche il giudice della Corte Simonetta Afeltra che, sollecitata dal presidente Bennucci, ha tenuto una relazione sulle questioni della diffamazione, del diritto di cronaca e delle querele temerarie.

Il presidente vicario della Corte d'Appello, Maurizio Barbarisi, ha infine tenuto una relazione sul problema dei reati che possono essere commessi nell’uso incontrollato dei social media, sollecitato da Pierluigi Meucci, direttore del quotidiano online Stamp Toscana.

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