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La sede del Sole 24 Ore (Foto: valigiablu.it)
Cdr 25 Mag 2017

Il Sole 24 Ore, i Cdr: «Bene il presidente Boccia sul patto di scopo per la crescita. Valga anche per il giornale»

«Speriamo che davvero Confindustria, come annunciato ieri, sia pronta ”˜a fare la sua parte', per un patrimonio, il nostro giornale, che non è solo di chi ne detiene la proprietà  ma dell'intero Paese». Così i Cdr del gruppo dopo l'assemblea dell'azionista di riferimento.

I Comitati di redazione del Sole 24 Ore, di Radiocor Plus e di Radio 24 hanno avuto ieri, mercoledì 24 maggio, l’audizione con l'Organismo di vigilanza composto dal presidente Gherardo Colombo, Arrigo Berenghi e Maurizio D'Andrea.

«L’organismo – spiegano in una nota i giornalisti – ha apprezzato il lavoro del Cdr e si è detto disponibile ad altri futuri appuntamenti». Di seguito il comunicato sindacale firmato dai Comitati di redazione e pubblicato tra i primi piani del giornale di oggi dedicati all’assemblea di Confindustria.

Lettera aperta al nostro editore
Abbiamo ascoltato attentamente le parole pronunciate ieri dal presidente Vincenzo Boccia in occasione della  assemblea di Confindustria. Abbiamo ascoltato attentamente perché le indicazioni del nostro azionista di maggioranza, sia pure rivolte ad altri destinatari, esprimono una direzione che condividiamo: “Un patto di scopo per la crescita”. Quella crescita che stenta a decollare nel Paese  anche per la responsabilità di chi l’ha governato nonostante i molti moniti ricevuti;  per quei “20 anni perduti” in scelte sbagliate e ancor di più per mancate scelte. Considerazioni analoghe potremmo ripetere anche noi, i giornalisti del Sole 24 Ore, la principale azienda di Confindustria, che da anni, (dall’ormai lontano 2011, data del primo bilancio in rosso) inutilmente segnalavano, pubblicamente e formalmente,  le carenze del management chiedendo all’azionista di prendere in mano la situazione.  Un intervento che da settembre, parallelamente alle indagini della magistratura in corso, è diventato ineludibile e ha portato all’annunciata ricapitalizzazione, in vista dell’assemblea del gruppo Sole 24 ore del 28 giugno prossimo. Una ricapitalizzazione che, l’abbiamo già sottolineato anche pubblicamente, riteniamo insufficiente nelle dimensioni.  Ci auguriamo ovviamente di avere torto e abbiamo manifestato già ai vertici dell’azienda la risolutezza della redazione nel voler uscire da questa difficilissima fase. Che come auspicato per il Paese, siano rimosse quelle “carenze croniche” che ci hanno portato a un passo dal baratro. E soprattutto speriamo  che davvero Confindustria, come annunciato ieri, sia pronta “a fare la sua parte”, per un patrimonio, il nostro giornale, che non è solo di chi ne detiene la proprietà ma dell’intero Paese.

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