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Marco Baruffi e Roberto Conticelli (Foto: odgumbria.it)
Associazioni 19 Apr 2019

Inchiesta sulla sanità  in Umbria, Odg e Asu: «Posti limiti al lavoro dei cronisti. Siano rimossi»

«Sembra rappresentare una sorta di schiaffo alla Costituzione il limite indirettamente imposto ai giornalisti, nelle giornate del 18 e 19 aprile, all'ingresso della sede della Giustizia perugina al cui interno vengono interrogati gli indagati», osservano Roberto Conticelli e Marco Baruffi.

«Sembra rappresentare una sorta di schiaffo alla Costituzione il limite indirettamente imposto ai giornalisti, nelle giornate del 18 e 19 aprile, all'ingresso della sede della Giustizia perugina al cui interno vengono interrogati gli indagati nell'ambito della recente inchiesta sulla sanità. La Carta fondamentale della nostra Repubblica, infatti, garantisce a tutti i cittadini il diritto di essere informati e altresì tutela la libertà personale del singolo, anche quella del giornalista regolarmente inquadrato negli Albi della professione e che svolge correttamente il proprio mestiere, a muoversi all'interno di spazi pubblici». Lo affermano, in una nota congiunta, Roberto Conticelli, presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Umbria e Marco Baruffi, presidente dell'Associazione Stampa Umbra.

«Spiace evidenziare – proseguono – come tale sbarramento non sia venuto in essere in occasione di altri interrogatori nell'ambito della medesima inchiesta, quasi a voler rappresentare l'esistenza di indagati di Serie A e indagati di Serie B, peraltro trattati diversamente anche per quanto attiene all'ingresso, e quindi all'esposizione mediatica, all'interno delle sedi della giustizia. Continueremo, da giornalisti, a occuparci dell'inchiesta in questione come di ogni altra vicenda del nostro territorio, sperando in una concreta collaborazione da parte di tutte le altre forze istituzionali, nel segno del rispetto reciproco».

«Qualora il limite attualmente imposto – concludono Conticelli e Baruffi – non dovesse essere rimosso al più presto, tornando così a favorire il regolare svolgimento dell'attività giornalistica in Umbria, provvederemo ad avviare, insieme agli Organismi nazionali dell'Ordine e del sindacato, un'iniziativa di sensibilizzazione per l'accreditamento concreto ed effettivo della nostra professione».

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