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Iniziative 17 Giu 2018

'Informazione e legalità ', Lorusso a Taranto: «Contro la crisi dei media servono nuove regole»

Il segretario generale della Fnsi al convegno promosso da Assostampa e Odg Puglia, Libera, Libera Informazione, Cgil e Slc Cgil provinciali: «Con il contratto Uspi diritti e garanzie anche ai giornalisti che lavorano nei piccoli siti web».

«Da diverso tempo la nostra comunità è spaccata e l'informazione deve svolgere un ruolo fondamentale perché è l'elemento cardine su cui si fonda l'opinione pubblica. Il nostro tentativo oggi è quello di dare un contributo». Andrea Lumino, segretario generale Slc Cgil di Taranto è uno dei primi a parlare durante il convegno «Informazione e legalità: tra democrazia e responsabilità, vogliamo verità!», che si è svolto venerdì sera a Taranto.

Al centro del dibattito a Palazzo di Città anche l'emittenza televisiva, un settore in crisi da anni e che preoccupa i sindacati dal punto di vista dell'occupazione. «Taranto è lo specchio di questa crisi – continua Lumino – storiche emittenti hanno chiuso e altre sono in seria difficoltà. Noi abbiamo una necessità ed è quella di tutelare i posti di lavoro. Questo settore è fondamentale perché se c'è crisi di informazione vera, c'è crisi di comunità».

L’iniziativa è stata promossa da Assostampa e Ordine dei giornalisti di Puglia, Libera, Libera Informazione, Cgil e Slc Cgil di Taranto, Federazione nazionale della Stampa italiana. Al tavolo erano presenti anche l'assessore comunale Simona Scarpati, il sociologo Leonardo Palmisano, il segretario generale della Cgil di Taranto Paolo Peluso, il coordinatore nazionale di Libera Informazione, Lorenzo Frigerio e il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. A moderare il dibattito il caposervizio della redazione di Taranto della Gazzetta del Mezzogiorno, Mimmo Mazza.

«Il mercato dell’informazione sconta ancora gli effetti di una lunga crisi ma anche di una completa rivoluzione determinata soprattutto dall’avvento del digitale che continua a mettere in difficoltà i mezzi d’informazione tradizionali a cominciare dalla carta stampata. Non è un fenomeno pugliese ma riguarda l’Italia e anche tutto il mondo» ha spiegato Raffaele Lorusso.

Al centro dell'intervento del segretario Fnsi anche la platea del web e dei siti online. «Intanto dobbiamo chiamare in causa il governo a livello nazionale ed europeo perché servono delle regole. Ci vogliono degli interventi correttivi – ha detto ancora –. A livello di regolamentazione del lavoro invece noi abbiamo sottoscritto da poco un contratto nazionale con l'Uspi che va a regolare il lavoro non solo nei periodici locali ma anche nei siti piccoli, proprio per far sì che quel lavoro giornalistico possa avere certezze retributive, contributive, assistenza sanitaria, insomma diritti e garanzie che oggi non vengono riconosciuti».

Di legalità ha invece parlato Lorenzo Frigerio. «Se parliamo di legalità all’interno della nostra categoria – ha esordito – la mente corre al tema dei cronisti minacciati. Federazione, Ordine e Libera hanno svolto monitoraggio e accompagnamento di queste persone, fin dentro le aule di tribunale. Non solo nella forma ma anche nella sostanza. Ma se poi allarghiamo il tiro, la questione della legalità all’interno della categoria significa anche riflettere sul contributo che l’informazione scorretta, o al servizio di alcuni poteri, offre alla criminalità organizzata. E su questo tema siamo indietro. C’è bisogno di fare anche una riflessione seria su chi, nella nostra categoria rende servizi non al lettore ma a qualcun altro».

@fnsisocial

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