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La Regione Siciliana cerca comunicatore a compenso zero per Vinitaly, Assostampa: «Violata la legge»
Associazioni 12 Mar 2018

La Regione Siciliana cerca comunicatore a compenso zero per Vinitaly, Assostampa: «Violata la legge»

Il sindacato regionale invita «l'assessore all'Agricoltura a ritirare il provvedimento e il presidente Musumeci ad accelerare i tempi per la definizione dell'organico e la messa in concorso dei posti per i giornalisti dell'ufficio stampa della Presidenza. Un ufficio stampa strutturale e professionale eviterebbe figure meschine di questo tipo di cui la Sicilia non ha certo bisogno».

«A fronte dell'ennesimo imbarazzante annuncio di un'amministrazione pubblica che intende fare comunicazione a titolo gratuito, il sindacato dei giornalisti non può che ribadire con forza una posizione chiara e ferma: 'Non è accettabile che un ente pubblico disponga atti di assunzione di giornalisti a titolo gratuito e non è etico che i giornalisti accettino questi incarichi'». L'Associazione Siciliana della Stampa commenta così la ricerca di un comunicatore a titolo gratuito per il padiglione della Sicilia alla Fiera Vinitaly da parte dell’assessorato regionale all'Agricoltura.

Ricerca, prosegue l'Assostampa, che ripropone in modo clamoroso le difficoltà di rapporti chiari e trasparenti tra il mondo del giornalismo, l'informazione e il mondo della pubblica amministrazione. «Fermo restando – si legge sul sito web del sindacato regionale – che è vietato dalle leggi affidare incarichi a titolo gratuito a giornalisti iscritti all’Ordine, (né a chiunque, da parte della pubblica amministrazione, dopo l'entrata in vigore lo scorso 6 dicembre della legge 172/2017) resta la gravità del tentativo dell'assessore regionale all'Agricoltura di aggirare l'ostacolo, cancellando di fatto la figura del giornalista addetto stampa e ipotizzando una figura ibrida di comunicatore, fuori da ogni profilo professionale e contratto di lavoro».

Da tempo, del resto, l'Associazione siciliana della Stampa chiede alla Regione e agli Enti locali siciliani un tavolo di confronto per l'istituzione di uffici stampa che siano previsti e fissati nelle piante organiche, con un numero di giornalisti adeguato alle esigenze di un'informazione trasparente e di qualità, che siano al servizio degli Enti e garantiscano ai cittadini il diritto di essere correttamente informati.

«E questo – incalza l'Assostampa – nel rispetto delle legge 150 che però, a distanza di quasi 20 anni dalla sua emanazione, non può più avere regime di prima applicazione. In questo senso la strada maestra resta sempre e unicamente quella dei concorsi pubblici per titoli, con l'applicazione del contratto di lavoro per i giornalisti vigente in Sicilia che ne definisce i profili professionali. Gli uffici stampa, anche quelli per singole manifestazioni, non possono e non devono essere una riserva di incarichi di miglior favore per dipendenti pubblici o per personale che a vario titolo ricoprono già altri incarichi, ma strutture altamente professionalizzate alle quali deve essere possibile accedere solo dopo rigorose e trasparenti selezioni pubbliche A questi principi non può fare eccezione nemmeno la Fiera dei vini, così come quella dei carciofi».

L'Associazione siciliana della Stampa, invita infine «l'assessore all'Agricoltura a ritirare il provvedimento emesso e il presidente Musumeci ad accelerare i tempi per la definizione dell'organico e la messa in concorso dei posti per i giornalisti dell'ufficio stampa della Presidenza. Un ufficio stampa strutturale e professionale eviterebbe certamente figure meschine di questo tipo di cui la Sicilia non ha certo bisogno».

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