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La giornalista Alessia Truzzolillo (Foto: tramefestival.it)
Minacce 19 Giu 2017

Lamezia Terme, intimidazione alla giornalista Alessia Truzzolillo. Parisi: «Vile tentativo di imbavagliare la stampa»

Recapitata a casa dei genitori della cronista una lettera contenente un proiettile. «Sono fiduciosa nel lavoro degli inquirenti», ha detto la collega del Corriere della Calabria. La vicinanza del sindacato dei giornalisti a lei, alla sua famiglia e alla redazione.

Nuovo caso di intimidazione ai danni di una giornalista in Calabria. È successo a Lamezia Terme, dove a casa dei genitori di Alessia Truzzolillo, collega del Corriere della Calabria, nella notte fra sabato e domenica è stata recapitata una lettera contenente l’ogiva di un proiettile. Sulla busta la scritta “Per Alessia”, ma all’interno nessun messaggio.

La giornalista – riporta il sito giornalistitalia.it - ha sporto denuncia ai carabinieri, che stanno indagando sull’inquietante avvertimento. Dell'accaduto sono stati informati anche la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e il procuratore Nicola Gratteri, che ha telefonato alla Truzzolillo per incitarla a continuare a lavorare con la solita determinazione.

Ex collaboratrice di Calabria Ora, dell'Ora della Calabria e del quotidiano La Provincia di Cosenza, Alessia Truzzolillo scrive attualmente per il Corriere della Calabria, dove si occupa di fatti di cronaca nera e giudiziaria riguardanti il territorio lametino, e non solo. «Sono fiduciosa nel lavoro degli inquirenti», ha detto a Giornalistitalia.it.

Il segretario generale aggiunto della Fnsi Carlo Parisi, nell’esprimere ad Alessia Truzzolillo, alla sua famiglia ed alla redazione del Corriere della Calabria «la massima vicinanza della Federazione nazionale della Stampa e del Sindacato giornalisti della Calabria», ha condannato «l’ennesimo, vigliacco, tentativo di intimidire chi, con serietà, professionalità e, soprattutto, senza grandi tutele contrattuali, con passione e coraggio tiene alta la qualità dell’informazione, pubblicando notizie vere e pertanto per alcuni scomode. E lo fa attraverso inchieste giornalistiche che rappresentano l’unica bandiera credibile della professione in un Paese nel quale criminalità organizzata, poteri forti, ma anche pezzi importanti delle istituzioni tentano, non solo con la violenza, ma anche con leggi sempre più restrittive, di imbavagliare i giornalisti tarpando le ali alla libertà di stampa».

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