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Cpo-Fnsi 25 Nov 2014

“Kill the violence”, tavola rotonda organizzata da Cpo-Fnsi Lucia Visca: “Non vogliamo mai più altri drappi rossi"

“Kill the violence”, uccidere la violenza. Con questa esortazione ha avuto inizio la tavola rotonda organizzata presso la Federazione nazionale della stampa italiana. Sono intervenute il Cap. Silvia Guberti dell’Esercito Italiano, Rosaria Talarico, giornalista de La Stampa, Raffaela Scaglietta fotografa freelance, Shukri Said, blogger de La Repubblica e Lucia Visca, presidente della Commissione pari opportunità della Fnsi. La giornata Internazionale contro la violenza sulle donne è stata celebrata raccontando storie di donne che hanno subito soprusi e abusi di ogni genere, ma che hanno reagito. Le testimonianze arrivano da paesi distanti e diversi: Somalia, Afghanistan e Cambogia. E da donne diverse, ma accomunate dalla stessa voglia di combattere contro un destino segnato (dall’abuso di potere, dall’ignoranza o semplicemente dalla paura).

“Kill the violence”, uccidere la violenza. Con questa esortazione ha avuto inizio la tavola rotonda organizzata presso la Federazione nazionale della stampa italiana. Sono intervenute il Cap. Silvia Guberti dell’Esercito Italiano, Rosaria Talarico, giornalista de La Stampa, Raffaela Scaglietta fotografa freelance, Shukri Said, blogger de La Repubblica e Lucia Visca, presidente della Commissione pari opportunità della Fnsi. La giornata Internazionale contro la violenza sulle donne è stata celebrata raccontando storie di donne che hanno subito soprusi e abusi di ogni genere, ma che hanno reagito. Le testimonianze arrivano da paesi distanti e diversi: Somalia, Afghanistan e Cambogia. E da donne diverse, ma accomunate dalla stessa voglia di combattere contro un destino segnato (dall’abuso di potere, dall’ignoranza o semplicemente dalla paura).

Il Cap. Guberti ha condiviso con il pubblico in sala l’esperienza unica maturata in missione in Afghanistan a capo del primo Female engagement team dell’esercito, un gruppo di soldatesse specializzato nell’ascolto e nel supporto della popolazione femminile afghana. Il racconto della situazione nelle carceri, i rapporti con le organizzazioni non governative, l’incontro commovente con donne afghane, dalle spose bambine alle adulte ripudiate perché malate e impossibilitate ad avere figli. Un ricordo velato di tristezza ma anche dell’orgoglio di aver contribuito ad accrescere la consapevolezza delle donne e di aver permesso a molte di loro di accedere a un’istruzione scolastica. Rosaria Talarico ha raccontato l’intervista con Fadumo Hassan, una giornalista somala di appena 19 anni violentata, imprigionata e quasi avvelenata in carcere solo per avere osato raccontare in radio l’abuso che aveva subito. Come ha ricordato Shukri Said, la sua storia è a lieto fine perché grazie a un pool di avvocati e all’aiuto della Farnesina si è riusciti a farla espatriare e con una telefonata in diretta ha salutato il pubblico dalla Svezia, il paese che la ospita adesso. Raffaela Scaglietta, freelance che ha vissuto per anni in Estremo oriente, ha realizzato un reportage fotografico sulle prostitute in un bordello in Cambogia. Lucia Visca, presidente della Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa ha ricordato la campagna “Un posto occupato per le donne assenti” che segnala con un drappo rosso quelle donne uccise, maltrattate, emarginate dalla violenza di uomini che non le amavano. “Non vorremmo più vedere drappi rossi e scie di sangue, ma non vorremmo neanche più sentire in servizi televisivi o leggere dai titoli dei giornali parole diverse da quelle che realmente dipingono i fatti: femminicidio, violenza, assassinio. Perché chi ti ama, non ti uccide. E chi fa informazione deve ricordarlo a sé e agli altri”.

25 NOVEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

CPO-FNSI: “NON VOGLIAMO ALTRI DRAPPI ROSSI
RIFLETTERE SU NECESSITÀ DI UN’INFORMAZIONE RISPETTOSA”

“Non sono delitti passionali, non si trattava di un uomo che amava troppo: ma solo di un assassino. Nell’occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa ricorda la campagna “Un posto occupato per le donne assenti” che segnala con un drappo rosso quelle donne uccise, maltrattate, emarginate dalla violenza di uomini che non le amavano, tutt’altro. Non vorremmo più vedere drappi rossi e scie di sangue, ma non vorremmo neanche più sentire in servizi televisivi o leggere dai titoli dei giornali parole diverse da quelle che realmente dipingono i fatti: femminicidio, violenza, assassinio. Perché chi ti ama, non ti uccide. E chi fa informazione deve ricordarlo a sé e agli altri”. Roma, 24 novembre 2014

Lucia Visca, presidente Cpo Fnsi
Donatella Alfonso, coordinatrice Cpo Fnsi

@fnsisocial

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