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La locandina della cerimonia di Siracusa (Foto: assostampasicilia.it)
Anniversario 26 Gen 2018

Mafia, ricordato a Palermo e Siracusa il giornalista Mario Francese

Organizzate due cerimonie: nel capoluogo, dove fu ucciso il 26 gennaio 1979, e nella città  natale. Presenti, fra gli altri, il segretario regionale dell'Assostampa, Alberto Cicero, il presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese, figlio di Mario, e don Ciotti. «Un esempio per tutti i giornalisti», ha detto il vicepresidente dell'Unci Leone Zingales.

L'Unione cronisti ha voluto ricordare con due eventi, uno a Palermo e uno a Siracusa, il giornalista Mario Francese, ucciso a colpi di pistola la sera del 26 gennaio 1979 in viale Campania, a Palermo. Alla cerimonia a Palermo erano presenti i figli Giulio (presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia), Fabio e Massimo, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro, il comandante regionale dell'Arma dei carabinieri, generale Riccardo Galletta, il questore Renato Cortese, il procuratore aggiunto Sergio De Montis, i comandanti provinciali di Guardia di finanza e Arma dei carabinieri generale Giancarlo Trotta e colonnello Antonio Di Stasio, il capocentro della Dia di Palermo colonnello Antonio Amoroso, il giudice e segretario dell'Anm Palermo Giuseppe De Gregorio, il vicepresidente nazionale dell'Unci Leone Zingales, il presidente regionale e il tesoriere dell'Unci Sicilia Andrea Tuttoilmondo e Daniele Ditta.

Un cuscino di fiori è stato deposto davanti al cippo che ricorda Francese dal sindaco Orlando mentre, prima della cerimonia, don Luigi Ciotti si è soffermato per un momento di riflessione.

«Mario Francese – ha sottolineato Leone Zingales – aveva visto giusto individuando i nuovi boss della mafia siciliana e ha pubblicato con coraggio e professionalità tutte le vicende che riguardavano il clan dei corleonesi. Sulle pagine del Giornale di Sicilia ha raccontato con dovizia di particolari l'ascesa del clan mafioso capeggiato da Salvatore Riina che, dalle campagne della Sicilia interna, si addentrava nella Palermo degli anni '70 dove le cosche erano interessate ai grandi appalti pubblici e ai traffici di droga internazionali. Francese è stato ed è un esempio per tutti i giornalisti».

«Per noi giovani cronisti – ha detto il presidente regionale dell'Unci Andrea Tuttoilmondo – il nome di Mario Francese ha rappresentato, e rappresenta, un modello da seguire. Ricordare Mario Francese significa soprattutto ricordare la nostra storia».

A Siracusa, dove il cronista del Giornale di Sicilia era nato nel 1925, la locale sezione Unci guidata da Francesco Nania ha ricordato Francese con un evento al giardino pubblico di via Cavallari a lui intitolato.

«Mario Francese, con il suo esempio, ci ha lasciato un messaggio chiaro, valido sempre e per il futuro: bisogna credere in ciò che si fa non rinunciando mai alla propria libertà», ha detto il vicesindaco di Siracusa, Francesco Italia, partecipando, anche in rappresentanza del sindaco Giancarlo Garozzo, impegnato a Roma, alla commemorazione del giornalista siracusano ucciso dalla mafia a Palermo 39 anni fa.

La cerimonia si è svolta al giardino 'Mario Francese', nell'area dell'ex Casina Cuti, dove quest'anno l'Associazione Siciliana della Stampa ha fatto collocare una nuova iscrizione che si aggiunge alla lapide già esistente.

La tabella è stata scoperta da due alunni della scuola media 'Giuseppe Lombardo Radice', che ha aderito alla manifestazione introdotta dal segretario provinciale dell'Assostampa, Prospero Dente. Poi gli interventi del segretario regionale dell'Assostampa, Alberto Cicero, del segretario dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Santo Gallo, del viceprefetto, Filippo Romano e del vicesindaco Italia.

Presenti esponenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, di Cgil, Cisl e Uil e don Aurelio Russo, giornalista e rettore della vicina basilica Santuario della Madonna delle Lacrime.

«Pensiamo che gli eroi facciano grandi cose – ha detto il vicesindaco rivolgendosi ai bambini presenti – ma la società, per funzionare bene, ha soprattutto bisogno di gesti normali. Per essere eroi non occorrono superpoteri ma, come Mario Francese, bisogna compiere il proprio dovere ogni giorno». (AdnKronos – Palermo, 26 gennaio 2018)

PER APPROFONDIRE
Di seguito il comunicato stampa ufficiale dell'Assostampa Siracusa che, insieme con il Comune, ha organizzato la cerimonia di Siracusa.

Sono stati gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice” a scoprire la targa che, da questa mattina, indica il Giardino “Mario Francese” all’interno dell’area archeologica di Siracusa.
Così, la sezione locale dell’Assostampa, ha voluto ricordare il giornalista siracusano, ucciso il 26 gennaio del 1979 a Palermo, nel trentanovesimo anniversario della morte.
Alla cerimonia, voluta come ogni anno dal sindacato dei giornalisti e dal Comune di Siracusa, hanno preso parte, oltre al segretario provinciale Assostampa, Prospero Dente, il vice sindaco Francesco Italia, il vice Prefetto Filippo Romano, il segretario regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Santo Gallo, il segretario regionale Assostampa Sicilia Alberto Cicero, il presidente regionale del GUS Francesco Di Parenti ed il fiduciario Unci Siracusa Francesco Nania.
L’anniversario, come sempre, ha riunito i rappresentanti delle forze dell’ordine, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, e, da quest’anno, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.
«Questo luogo è, da oggi, affidato a tutti voi – ha detto Prospero Dente rivolgendosi agli oltre cinquanta alunni arrivati – Fate in modo che lo conoscano i vostri genitori e i vostri compagni per conoscere Mario Francese e, soprattutto, il coraggio di un uomo, di un cittadino che si è fatto giornalista.
Imparate a disubbidire alla violenza e alle prevaricazioni; imparate ad applaudire i vivi, chi compie una buona azione, chi fa il proprio dovere o dimostra di voler fare le cose per bene.»
«Un giornalista con la schiena dritta, un uomo per bene – ha voluto sottolineare Santo Gallo portando anche il saluto di Giulio Francese, figlio di Mario e attuale presidente regionale dell’Ordine – Un collega che ha inteso il proprio mestiere come una missione. Un uomo rimasto legato anche alla sua città, Siracusa, dove tornava spesso e dove viene ricordato con grande affetto.»
«Bello condividere con tanti ragazzi questa giornata per noi sempre triste – ha detto Alberto Cicero – Mario Francese continua ad essere un esempio per i colleghi ma deve esserlo anche per tutti i cittadini.
Il suo ricordo è presenza costante per l’impegno quotidiano. Sia un riferimento per tutti.»
«Un vecchio adagio dice che “beato è quel popolo che non ha bisogno di eroi” – ha detto il vice Prefetto ai ragazzi della “Lombardo Radice” – ma essere eroe significa fare il proprio dovere, impegnarsi a scuola come nella vita di tutti i giorni. Francese è un esempio da seguire. Ognuno di noi provi ad essere eroe di questo tempo.»
«Mario Francese, con il suo esempio, ci ha lasciato un messaggio chiaro, valido sempre e per il futuro: bisogna credere in ciò che si fa non rinunciando mai alla propria libertà – ha aggiunto Francesco Italia, vice sindaco di Siracusa - Un momento emozionante che celebriamo in un luogo simbolico per Siracusa, a pochi passi del Teatro greco, al quale il Comune aderisce sempre con convinzione. Per quanto significativo l'esempio del giornalista siracusano, non possiamo dimenticare l'enorme tragedia che attraverso la sua famiglia, il segno profondo che la morte lasciò nella moglie e nei figli, in particolare in Giuseppe che fu l'artefice della ricerca della verità su quel delitto prima di togliersi la vita.
Pensiamo che gli eroi facciano grandi cose ma la società, per funzionare bene, ha soprattutto bisogno di gesti normali. Per essere eroi – ha concluso – non occorrono superpoteri ma, come Mario Francese, bisogna compiere il proprio dovere ogni giorno»
Una cerimonia chiusa con la scopertura della targa del giardino “Mario Francese” affidata a tre alunni e la benedizione del Rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, padre Aurelio Russo, anch’egli giornalista.
Nel pomeriggio, alle 17.30, una messa è stata celebrata nella chiesa del Sant’Angela Merici, in via Piazza Armerina, alla presenza della sorella di Mario Francese, signora Maria. (Siracusa, 26 gennaio 2018)

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