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Giornalisti accalcati nello spazio allestito per la stampa (Foto: Stefano Renna)
Associazioni 01 Apr 2017

Napoli, impedito ai giornalisti di documentare la visita di Mattarella a Pietrarsa. Il Sugc: «Intollerabile»

«Ai giornalisti accreditati non è stato permesso di seguire e documentare direttamente la visita del Capo dello Stato al nuovo museo ferroviario». Lo denuncia il Sindacato unitario giornalisti Campania, che lamenta: «I colleghi trattati come un pericolo pubblico».

«L'informazione è presidio di democrazia, e le istituzioni democratiche dovrebbero creare le condizioni per consentire a giornalisti e fotoreporter di lavorare dignitosamente, senza essere trattati come un pericolo pubblico». Così il Sindacato unitario giornalisti Campania dà notizia di quanto accaduto a Napoli in occasione della visita del presidente della Repubblica al nuovo museo ferroviario di Pietrarsa dove, «ancora una volta – lamenta il Sugc – ai giornalisti accreditati non è stato permesso di seguire e documentare direttamente la visita del Capo dello Stato, a causa di un protocollo incomprensibilmente rigido per gli operatori dell’informazione».

Numerosi giornalisti, fotoreporter e videoreporter sono, infatti, stati relegati in un angolo di un padiglione allestito con schermi che proiettavano in diretta, ma senza audio, il percorso del presidente Mattarella. «Ai giornalisti "telespettatori" – spiega ancora il Sugc – è stato poi impedito di assistere anche alla partenza del Presidente. Alcuni agenti hanno chiuso le porte e vi si sono posizionati davanti. Purtroppo non è la prima volta che accade e per quanto complicata possa essere l'organizzazione di un evento di questi tempi, siamo certi che ci siano e che debbano esserci margini di miglioramento. Non è peraltro tollerabile che l'accredito, da strumento di lavoro, continui ad essere un modo per braccare i giornalisti in un recinto».

 

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