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Julian Assange (Foto: @amnestyitalia)
Manifestazioni 13 Mag 2022

'No all'estradizione negli Usa di Julian Assange', il 17 maggio iniziativa di Amnesty International a Roma

Appuntamento alle 17 nei pressi dell'ambasciata del Regno Unito, in piazzale di Porta Pia, per ribadire che il giornalismo non è un reato e chiedere che le accuse nei confronti del fondatore di WikiLeaks siano annullate. Con la Fnsi aderiscono, fra gli altri, Odg Lazio, Usigrai, associazione Articolo21.

Amnesty International Italia torna in piazza per dire «No all'estradizione negli Usa di Julian Assange», per ribadire che «il giornalismo non è un reato» e chiedere che le accuse nei confronti del fondatore di WikiLeaks siano annullate e lui scarcerato. L'appuntamento è per martedì 17 maggio alle 17, a Roma, in piazzale di Porta Pia, nei pressi dell'ambasciata del Regno Unito.

«Dopo una serie di pronunce giudiziarie sfavorevoli da parte dei tribunali di Londra, il giornalista australiano – si legge sul sito web di Amnesty International Italia – rischia di essere estradato negli Usa. È imminente, infatti, la decisione della ministra dell'Interno britannica Priti Patel sulla richiesta di estradizione presentata da Washington. Se la richiesta verrà accettata, Assange subirà dure condizioni detentive equivalenti a tortura e andrà incontro a un processo con una possibile condanna fino a 175 anni di carcere».

L'estradizione di Julian Assange, prosegue Amnesty, «avrebbe conseguenze devastanti per la libertà di stampa e per l'opinione pubblica. Diffondere notizie di pubblico interesse è una pietra angolare della libertà di stampa. Estradare Assange ed esporlo ad accuse di spionaggio per aver pubblicato informazioni riservate rappresenterebbe un pericoloso precedente e costringerebbe i giornalisti di ogni parte del mondo a guardarsi le spalle. Inoltre – incalza la Ong –, se il governo di Londra consentisse a uno Stato estero di esercitare giurisdizione extraterritoriale per processare una persona che ha diffuso informazioni dal Regno Unito, altri governi potrebbero sfruttare la stessa strategia giudiziaria per imprigionare giornalisti e mettere il bavaglio alla stampa anche oltre i loro confini statali».

Alla manifestazione, cui parteciperà anche Stefania Maurizi, la giornalista italiana che segue dall'inizio la vicenda giudiziaria di Julian Assange, hanno aderito, fra gli altri, Articolo 21, Coalizione italiana libertà e diritti civili, Federazione nazionale Stampa italiana, Focus on Africa, Free Assange Italia, Ordine dei giornalisti del Lazio e Usigrai. Sostengono la campagna di Amnesty International in favore di Julian Assange Ascanio Celestini, Davide Dormino, Elio Germano, Lo Stato Sociale, Lorenzo Lavia, Arianna Mattioli, Daphne Scoccia, Valeria Solarino.

@fnsisocial

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