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Vertenze 28 Set 2016

Nuova Sardegna, anche il Consiglio comunale di Sassari contro la cessione

Anche il Consiglio comunale di Sassari si schiera al fianco dei giornalisti della Nuova Sardegna, contro l'annunciata cessione del quotidiano da parte del gruppo Finegil: chiede garanzie non formali sulla tutela dei posti di lavoro e al sindaco di attivarsi presso la Regione «perché si impegni affinché tutti i passaggi di questa vicenda avvengano alla luce del sole».

Anche il Comune di Sassari si schiera al fianco dei giornalisti della Nuova Sardegna, contro l’annunciata cessione del quotidiano da parte del gruppo Finegil. «In questi giorni – si legge in un ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale – la redazione de La Nuova Sardegna è impegnata in una dura azione di protesta contro l’annunciata cessione della testata sfociata in alcuni giorni di sciopero. Come hanno scritto in un comunicato congiunto l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e l’Associazione Stampa Sarda non si tratta di un passaggio di poco conto, “non è semplicemente una fase complicata di una vicenda aziendale: è un capitolo nuovo, allarmante e per ora molto illeggibile nella vita di un giornale che da 125 anni rappresenta una voce determinante per l’opinione pubblica isolana”».

Una situazione di grave incertezza che «getta cupe ombre – prosegue il documento – non solo sul futuro lavorativo di molte persone, ma sul più generale e determinante valore del pluralismo dell’informazione in un momento in cui la nostra terra vive un momento di grave crisi economica e sociale ed ha bisogno di voci autorevoli come quella del giornale fondato da Pietro Satta Branca per raccontare le vicende della nostra isola e dare voce ai sardi. Ad un futuro incerto fa da contrappeso un passato glorioso da non disperdere a garanzia sia dei lettori, sia dei lavoratori dell’informazione».

Il Consiglio comunale di Sassari esprime quindi vicinanza ai giornalisti e alle maestranze della Nuova Sardegna, «per i quali si richiedono garanzie non formali sulla tutela del loro lavoro», e, nel condividere la protesta dei lavoratori e la loro preoccupazione, chiede al sindaco di attivarsi presso la Regione Sardegna «perché si impegni – conclude l’assemblea – affinché tutti i passaggi di questa vicenda avvengano alla luce del sole nell’interesse dei lavoratori, della democrazia nel nostro territorio e del pluralismo dell’informazione».

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