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Associazioni 12 Mag 2017

Osservatorio Balcani Caucaso, Fnsi e sindacato Trentino Alto Adige preoccupati per il futuro della testata

Il cambio di proprietà  preoccupa i giornalisti dell'Osservatorio e i loro rappresentanti. «Non vorremmo che questo espediente costituisse il grimaldello per eliminare la presenza giornalistica, caratterizzante e qualificante, di OBC», spiegano Assostampa e Federazione della Stampa.

Il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige e la Fnsi esprimono forte preoccupazione sul futuro della testata giornalistica, della redazione e del sito di Osservatorio Balcani Caucaso nell’ipotizzata cessione di ramo d’azienda dall’attuale editore Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto al neonato Centro di Cooperazione Internazionale costituito da Provincia autonoma di Trento insieme alla stessa Fondazione, alla Federazione Trentina della Cooperazione e all’Università, che rischierebbe di scomparire mettendo in crisi la sopravvivenza dello stesso centro studi che, senza la presenza giornalistica, non garantirebbe nemmeno la continuazione dei progetti europei affidati ad OBC dall’Unione Europea.

«Non vorremmo – spiegano sindacato regionale e Federazione della Stampa – che questo espediente costituisse il grimaldello per eliminare la presenza giornalistica, caratterizzante e qualificante l’Osservatorio dei Balcani e Caucaso, fondamentale nella comprensione della complessità della vicenda politica, economica e sociale dell’Est Europa nell’ultimo cruciale quindicennio, soprattutto in questa contingenza caratterizzata da forte crisi dei rapporti est-ovest».

Ad oltre due settimane dalla richiesta sindacale di un incontro in merito alla cessione di ramo d’azienda dell’Osservatorio Balcani Caucaso al neonato Centro di Cooperazione Internazionale che dovrebbe essere perfezionata entro il 30 giugno, né la Provincia autonoma di Trento né la Fondazione Opera Campana dei Caduti hanno ritenuto di rispondere alla richiesta del Sindacato regionale dei giornalisti del Trentino Alto Adige.

«La preoccupazione del sindacato – proseguono Assostampa e Fnsi – è acuita dalla mancanza di qualsiasi riferimento al ruolo dei giornalisti, della testata e del sito nel futuro Centro di Cooperazione Internazionale nel documento preparatorio redatto dal prof. Gianni Bonvicini».

Il sindacato dei giornalisti del TAA e la Fnsi ribadiscono inoltre «la richiesta di consultazione nell’elaborazione dello statuto in via di scrittura dall’assessorato alla cooperazione internazionale della Provincia Autonoma di Trento» e continueranno, in ogni caso, «a vigilare con la massima attenzione sugli sviluppi della vicenda, che non è solo di carattere localistico, ma di interesse nazionale ed internazionale per la credibilità e l’autorevolezza che la testata, la redazione ed il sito si sono conquistati sul campo».

@fnsisocial

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