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Un momento della presentazione
Iniziative 11 Mag 2018

'Palestina-Israele per un futuro di diritto', presentato in Fnsi il progetto della Fondazione Basso

Un seminario in tre tappe, di cui la prima domani 12 maggio a Monterotondo, presso la Casa per la Pace 'Angelo Frammartino', per comprendere l'attuale effettiva realtà  israeliana e palestinese. Questa l'iniziativa illustrata questa mattina nella sede del sindacato dei giornalisti.

Un seminario in progress in tre tappe, di cui la prima domani 12 maggio a Monterotondo, presso la Casa per la Pace Angelo Frammartino, per comprendere l’attuale effettiva realtà israeliana e palestinese. «Non una delle tante denunce, ma un percorso per avere una fedele fotografia di ciò che sta accadendo, attraverso la testimonianza di esponenti israeliani  e palestinesi, per accrescere la consapevolezza nell'opinione pubblica e per individuare concrete proposte che superino l'incapacità dell'Unione Europea di adottare azioni efficaci per il ripristino del diritto internazionale. Il Medio Oriente rappresenta un caso tragico ed emblematico della crisi della comunità internazionale e, in particolare, delle Organizzazione che la rappresentano», ha dichiarato Franco Ippolito, presidente della Fondazione Basso, nel presentare 'Palestina- Israele: per un futuro di diritto' nella sala Azzurra della Fnsi.

All'incontro erano presenta, fra gli altri, Hagai El-Ad, direttore esecutivo di B'Tselem, un'organizzazione israeliana che si occupa delle violazione dei diritti umani nei territori occupati; Jafar Farah, direttore del Mossawa Center, organizzazione di tutela dei diritti, che ha sottolineato come la sistematica e continua discriminazione della parte araba della popolazione; Nurit Peled El Hanan, docente universitaria, che ha affrontato il tema di come i bambini israeliani vengano educati dai 3 anni in poi a percepire come 'diversi' tutti gli altri, perfino nei libri di testo scolastici.

Nello Rossi, vicepresidente del Tribunale permanente dei Popoli, si è chiesto problematicamente se si stia passando «dalla repressione all'apartheid?», evidenziando la frammentazione e la diversa applicazione dei diritti fra gli stessi palestinesi che vivono in Israele, a Gerusalemme, nei territori occupati o all'estero.

Luisa Morgantini, per Assopace-Palestina, ha infine sottolineato che il ciclo di seminari è stato costruito attorno all'idea di responsabilità degli europei, innanzitutto per non aver vigilato sull'applicazione del diritto internazionale. È per senso di responsabilità, quindi, che bisogna capire ed agire.

L'approfondimento di questi temi, hanno annunciato gli organizzatori, proseguirà nelle due tappe successive a quella già in programma per domani: a fine giugno con esponenti palestinesi e in autunno con un seminario conclusivo in cui israeliani e palestinesi si confronteranno su proposte volte a superare la discriminazione nella fruizione dei diritti.

MULTIMEDIA
A questo link il video della conferenza stampa realizzato da Radio Radicale.

@fnsisocial

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