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Pino Maniaci nel 2010 (Foto: Figiu via Wikimedia Commons)
Giudiziaria 20 Set 2017

Processo Maniaci, il giudice autorizza le riprese durante le udienze

Gli avvocati: «Il direttore di Telejato è un giornalista antimafia conosciuto in Italia e nel mondo e ha il diritto di difendersi e di tutelare la propria immagine. La rilevanza sociale del processo è innegabile e l'opinione pubblica ha il diritto di poterne seguire tutte le fasi».

Il Tribunale di Palermo ha autorizzato le registrazioni audio e video delle udienze del processo a carico del direttore dell'emittente Telejato di Partinico Pino Maniaci, accusato di estorsione ai danni di amministratori pubblici. Soddisfatti gli avvocati Antonio Ingroia e Bartolomeo Parrino secondo cui il loro assistito «ha il diritto di difendersi e di tutelare la propria immagine in un processo puntualmente documentato dai mezzi di informazione. Allo stesso tempo l'opinione pubblica ha il diritto di poter seguire tutte le fasi di un processo di evidente interesse sociale, un caso che ha più volte trovato spazio sulle prime pagine dei giornali e nei titoli di apertura dei principali telegiornali. Maniaci è un giornalista antimafia conosciuto in Italia e nel mondo e la rilevanza sociale del processo è innegabile».

Il giudice è dunque ritornato sulla richiesta avanzata dal Pm, «che non riteneva di alcun interesse pubblico il processo e che accoglieva le richieste di alcuni mafiosi che non volevano essere ripresi. Tali richieste – si legge sul sito web dell'emittente siciliana – saranno prese in considerazioni e le loro immagini non saranno trasmesse senza liberatoria. Si tratta di un primo importante risultato al quale la difesa di Maniaci è arrivata producendo al giudice numeroso materiale dal quale si evince che l'emittente Telejato ha una rinomanza internazionale e che Maniaci non può mancare di suscitare interesse, anche perché si tratta di mettere sotto processo l'operato di un giornalista di primo piano nel mondo dell'antimafia».

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