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Vertenze 10 Apr 2019

Radio Radicale, il Cdr rinnova l'appello: «A rischio oltre 100 posti di lavoro. Di Maio ci ascolti»

Giornalisti, tecnici, personale amministrativo e archivisti, a cui si aggiungono i collaboratori e i dipendenti dell'indotto, resteranno disoccupati «a causa delle decisioni del governo. Se lo vorrà  saremo ben lieti di incontrare anche il sottosegretario Crimi», scrive il Comitato di redazione.

«Abbiamo atteso qualche giorno per rispondere con calma e in maniera pacata alle affermazioni pubblicate dal sottosegretario Crimi sul suo profilo Facebook. Sui bilanci e sull'assetto azionario di Radio Radicale ha già replicato l'Azienda». È quanto scrivono, in una nota, i giornalisti del Comitato di redazione di Radio Radicale dopo le ultime polemiche e mentre continuano a susseguirsi le prese di posizione di chi chiede al governo di non spegnere la voce dell'emittente.

«Per parte nostra – incalza il Cdr – torniamo a chiedere un incontro urgente al ministro del lavoro Luigi Di Maio per sottoporgli il problema delle oltre 100 persone tra giornalisti, tecnici, personale amministrativo e archivisti (a cui si aggiungono i collaboratori e i dipendenti dell’indotto) che perderanno il proprio lavoro a causa delle decisioni del governo. Se lo vorrà saremo ben lieti di incontrare anche il sottosegretario Crimi».

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