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Il ministro Giovanni Tria (Foto: governo.it)
Servizio pubblico 16 Ott 2018

Rai, Tria: «Il riparto dell'extragettito del canone cesserà  nel 2019». Usigrai: «Il governo faccia chiarezza»

Per i giornalisti del servizio pubblico le parole del ministro dell'Economia, ascoltato in commissione di Vigilanza, sono ambigue. «Dal prossimo anno la Rai incasserà  l'intero ammontare? Oppure lo Stato tratterrà  il restante 50% per destinarlo ad altre finalità ?», chiede il sindacato aziendale.

«Sul cosiddetto extragettito serve chiarezza. Le parole di oggi del ministro dell'economia Giovanni Tria in Vigilanza Rai sono ambigue». È quanto afferma, in una nota, l'esecutivo dell'Usigrai. «Dal prossimo anno la Rai incasserà l'intero ammontare del canone? Oppure lo Stato tratterrà il restante 50% per destinarlo ad altre finalità?», chiedono i giornalisti del servizio pubblico.

«Se così fosse – conclude l'Usigrai – sarebbe un ulteriore grave scippo ai danni della Rai, molto simile ai 150 milioni scippati nel 2014 dal governo Renzi, e sul quale attendiamo il pronunciamento del Consiglio di Stato. Il governo deve fare immediata chiarezza. Ci aspettiamo su questo una dura e chiara presa di posizione dell'Ad e del Cda, a tutela del patrimonio aziendale».

In base agli impegni previsti dal contratto di servizio a carico della Rai, «devo considerare che il meccanismo di riparto dell'extragettito fiscale cesserà a partire dall'anno 2019. Le risorse da destinare alla Rai saranno quindi unicamente riferite ai dati del pertinente capitolo di entrata del bilancio dello stato, venendo meno la partecipazione al fondo delle altre finalità», aveva detto commissione di Vigilanza il ministro dell'Economia.

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