CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
La sede della Rcs Mediagroup (Foto: rcsmediagroup.it)
Vertenze 27 Mag 2016

Rcd, siglato l'accordo sindacale: Rcs Mediagroup ritira la procedura di licenziamento collettivo

I rappresentanti di Rcs Mediagroup, Cdr, Associazione lombarda dei giornalisti e Fnsi hanno firmato a Milano l'accordo grazie al quale l'azienda ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo dei 12 giornalisti di Rcd in cassa integrazione a zero ore da due anni dopo la chiusura della testata. I lavoratori hanno ottenuto una buona uscita a titolo di incentivo all'esodo, la garanzia di lavorare per una delle testate del gruppo per 20 mesi nell'arco dei prossimi 30 e la priorità  ad essere assunti in caso di nuove, future stabilizzazioni.

È stato firmato oggi, nella sede Fieg di Milano, il verbale di accordo tra i rappresentanti di Rcs Mediagroup, il Cdr, l'Associazione lombarda dei giornalisti e la Fnsi grazie al quale l'azienda ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo, ex legge 223/91, dei 12 giornalisti di Rcd (Redazione contenuti digitali) che erano in cassa integrazione a zero ore da due anni, dopo la chiusura della testata.

«Il ritiro dei licenziamenti – scrive l'Associazione lombarda dei giornalisti in una nota – è stato possibile perché tutti i colleghi di Rcd hanno deciso di aderire a un accordo sindacale, raggiunto lo scorso 20 aprile al tavolo nazionale, in base al quale l'azienda si impegnava ad offrire ai 12 giornalisti una buona uscita a titolo di incentivo all'esodo, oltre alla possibilità di lavorare in una delle testate del gruppo Rcs per 20 mesi nell’arco dei successivi 30 mesi. Sempre in base all’accordo, è stato creato in Rcs il primo "bacino" per la priorità nelle future assunzioni. Nel bacino, attivo fino al 31 dicembre 2018, confluiscono i 12 colleghi di Rcd e 5 giornalisti della testata "City", chiusa nel 2012, che hanno tutt'oggi con Rcs rapporti di collaborazione. In pratica, fatte salve alcune stabilizzazioni dovute ad accordi preesistenti, l’azienda si impegna a dare priorità, in caso di assunzioni esterne al perimetro di Rcs Mediagroup, ai giornalisti presenti nel "bacino"».

I giornalisti di Rcd durante i due anni di Cigs a zero ore avevano già avuto modo di essere richiamati dalla cassa integrazione per lavorare nelle testate del gruppo grazie a un precedente accordo sindacale nazionale che fissava un numero di mesi in cui l’azienda era comunque obbligata a farli lavorare.

«L'accordo raggiunto per Rcd – spiega il segretario aggiunto vicario della Fnsi, Anna Del Freo - è il primo bacino costituito in casa Rcs e, con l'inclusione anche dei giornalisti di "City" rimasti in questi anni legati con rapporti di collaborazione all'azienda, evita, per quanto possibile in una situazione di cessazione di attività, una soluzione traumatica della vicenda. Ci auguriamo che alla fine degli stati di crisi presenti nelle testate Rcs il rilancio del gruppo passi anche attraverso il recupero di risorse importanti e con capacità multimediali, quali i colleghi di Rcd e City».

Per il presidente della Alg, Paolo Perucchini, «l'intesa sottoscritta rappresenta una soluzione concreta per una situazione difficile come quella di Rcd, con una chiusura di testata senza alcuna possibilità di ripresa. L'impegno dei colleghi e delle rappresentanze sindacali, nonché la disponibilità dell'azienda, hanno permesso di trovare una via di uscita costruttiva che, è la speranza di tutti, possa salvaguardare in futuro l'occupazione».

@fnsisocial

Articoli correlati