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Lutto 11 Mar 2014

Scompare a 55 anni il collega Angelo Agostini "Nel pieno della maturità, con tanti progetti in cantiere"

E' morto la scorsa notte, in una struttura assistenziale del Trentino Alto Adige dove si era ritirato a causa della malattia che alla fine lo ha ucciso, il giornalista Angelo Agostini, 55 anni, originario di Bolzano ma legato a Bologna dove viveva nell'adiacente comune di Sasso Marconi, docente di "Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico" all'Università Iulm di Milano. Giornalista e studioso dei media, era direttore del trimestrale "Problemi dell'informazione", edito da Il Mulino (che ha dato notizia della scomparsa) e fondato e diretto per anni da Paolo Murialdi.

E' morto la scorsa notte, in una struttura assistenziale del Trentino Alto Adige dove si era ritirato a causa della malattia che alla fine lo ha ucciso, il giornalista Angelo Agostini, 55 anni, originario di Bolzano ma legato a Bologna dove viveva nell'adiacente comune di Sasso Marconi, docente di "Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico" all'Università Iulm di Milano. Giornalista e studioso dei media, era direttore del trimestrale "Problemi dell'informazione", edito da Il Mulino (che ha dato notizia della scomparsa) e fondato e diretto per anni da Paolo Murialdi.

Per dieci anni, dall'inizio dei '90, fu condirettore e poi direttore dell'Ifg (Istituto formazione al giornalismo, poi trasformato in Ssg) di Bologna e direttore del Corso di giornalismo della Svizzera italiana a Lugano. Fu anche vicepresidente e poi presidente della European Journalism Training Association, l'associazione europea delle scuole di giornalismo. Consulente della Presidenza del Consiglio per l'editoria tra il 1996 e il 1998, è stato dirigente della Federazione della stampa e membro di commissioni ministeriali per la riforma dell'Ordine dei giornalisti e per il riordino dei corsi di laurea in Scienze della comunicazione. (BOLOGNA, 11 MARZO – ANSA)

 I frunerali si svolgeranno giovedì 13 marzo a Fiera di Primiero (Tn) alle 14,30

 

Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa italiana, Giovanni Rossi, e il Segretario Generale, Franco Siddi, comunicano:
“La notizia della morte, a soli 55 anni, del giornalista Angelo Agostini, che una malattia atroce ha consumato in pochi mesi privando i familiari e comunità dei giornalisti italiani della sua stimolante e continua attività di promozione e ricerca per elevare la qualità del giornalismo, ci ha colpito duramente. Figlio d’arte, Angelo ha saputo trovare dall’osservazione delle attività, delle idee e del lavoro del padre Piero (Presidente e poi Segretario della Fnsi, nei primi anni Ottanta, e poi direttore de L’Adige) le intuizioni per una sua originale carriera professionale autonoma. Ha sempre lavorato senza soste come studioso, giornalista professionista di valore, docente di “Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico”, consulente in diverse università e animatore di formazione di alto livello per aspiranti giornalisti.  Già condirettore dell’Istituto di Formazione di Giornalismo di Bologna, direttore di un analogo corso all’Università italiana, docente di punta dello Iulm di Milano, Angelo Agostini aveva raccolto l’eredità di Paolo Murialdi nella direzione della rivista trimestrale “Problemi dell’Informazione”, edita da “Il Mulino”.  Attivo nella vita sociale e culturale, su questi temi ha svolto incarichi nella Federazione della Stampa e collaborato con diversi ministeri per progetti di riforma del nostro ordinamento. Se ne è andato nel pieno della maturità, con tanti progetti in cantiere,  sottoposti all’attenzione di colleghi e delle istituzioni della categoria e di quelle pubbliche. Una morte dolorosa per i suoi cari e per quanti ne hanno sempre apprezzato l’impegno soprattutto sulle sfide del cambiamento della comunicazione e dell’informazione professionale.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana partecipa con profondo cordoglio al lutto dei familiari e di quanti gli hanno voluto bene.”

L'Associazione della Stampa di Basilicata e il forMedia, istituto per la formazione al giornalismo e alla comunicazione multimediale, si associano sgomenti al dolore dei familiari e di tutta la grande comunità del giornalismo italiano per la prematura scomparsa di Angelo Agostini.
Studioso attento e rigoroso, docente impareggiabile, giornalista di razza, Angelo Agostini ha seguito con affettuosa partecipazione e grande competenza il cammino dei giornalisti lucani fin dalla nascita dell'Assostampa di Basilicata all'inizio degli anni '90.
Grazie a Angelo Agostini, alla sua assidua e appassionata presenza in Basilicata, i colleghi lucani hanno avuto la possibilità di consolidare alla propria formazione professionale in Italia e all'estero, con iniziative di eccellenza che sono diventate presto per tutti i giornalisti italiani esempio di serietà e di eccellenza.
 Lo stesso forMedia, oggi accreditato a livello nazionale come una delle più qualificanti strutture per la formazione al giornalismo, è nato grazie all'esempio, alle intuizioni e ai suggerimenti di Agostini.
Ma oggi i giornalisti della Basilicata piangono soprattutto la scomparsa di un collega buono e generoso e di un amico sincero di cui sentiremo a lungo la mancanza. Potenza, 11 marzo 2014

 GIORNALISTI: ART.21, AGOSTINI APPASSIONATO E COMPETENTE

"Articolo 21 ricorda con affetto e stima Angelo Agostini, appassionato e competente studioso dei "Problemi dell'informazione", non a caso ha diretto per anni questa prestigiosa rivista". Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. "Angelo Agostini era stato anche tra i fondatori del gruppo di Fiesole, dirigente della
Fnsi, direttore della scuola di giornalismo di Bologna, sempre in prima fila contro qualsiasi tentativo di manomettere i valori racchiusi nell'articolo 21 della Costituzione. Del resto Angelo continuava, sotto questo profilo, la battaglia che aveva segnato anche la vita del padre, Piero, indimenticato segretario e presidente della Fnsi. Il suo impegno per il superamento di qualsiasi dimensione sempilcemente " corporativa" e per una nuova legittimazione sociale della professione resteranno un indispensabile punto di riferimento per chiunque vorrá dare continuitá alle sue battaglie di una vita, durata troppo poco". Da http://www.articolo21.org/

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