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Antonella Napoli con l'ambasciatore Fabrizio Lobasso dopo il suo fermo a Khartoum
Minacce 08 Feb 2019

«Se torni in Sudan te ne pentirai»: nuove minacce ad Antonella Napoli

La freelance italiana era stata fermata lo scorso 6 gennaio a Khartoum, dove stava seguendo le rivolte iniziate il 19 dicembre che hanno già  causato la morte di una cinquantina di persone. «Senza voler sottovalutare la vicenda, continuo il mio lavoro senza arretrare di un passo», commenta.

«Sei il nemico del Sudan. Non sei la benvenuta nel nostro Paese. Se non ci ascolterai e tornerai qui, te ne pentirai. Ma sarà troppo tardi». Nuove minacce ad Antonella Napoli in questo messaggio recapitato alla giornalista freelance e membro dell'ufficio di presidenza di Articolo 21, da un sedicente gruppo di 'Fratelli musulmani sudanesi'. Lo comunica in una nota Articolo 21.

La reporter italiana era stata fermata, lo scorso 6 gennaio a Khartoum, dove stava seguendo le rivolte iniziate il 19 dicembre che hanno già causato la morte di una cinquantina di persone. «Le minacce sono arrivate dopo che AlHamish, un giornale in lingua araba, aveva pubblicato la notizia del mio fermo – ha raccontato la Napoli che ha segnalato alle autorità competenti la vicenda –. Hanno pensato bene di intimidirmi per impedirmi di scrivere su quanto sta avvenendo nel Paese africano governato da Omar Hassan al Bashir, un ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l'umanità e genocidio. Ma non riusciranno a ridurmi al silenzio con la paura. Partita la segnalazione alla Polizia postale, e senza voler sottovalutare la vicenda, continuo come sempre il mio lavoro senza arretrare di un passo». (Ansa)

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