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Marta Cicci, presidente dell'Associazione Stampa Umbra
Associazioni 16 Giu 2017

Tele Radio Gubbio, la denuncia dell'Assostampa: «Dai licenziamenti all'esercizio abusivo della professione»

Il sindacato dei giornalisti umbri «stigmatizza l'uso improprio di personale non giornalistico nell'attività  di informazione. È quanto accade a Trg, dopo che l'azienda ha mandato a casa la metà  della redazione, come testimonia la documentazione in nostro possesso», dichiara l'Associazione di Stampa.

Il sindacato dei giornalisti umbri «stigmatizza l'uso improprio di personale non giornalistico nell'attività di informazione. È quanto accade a Tele Radio Gubbio che, dopo aver mandato a casa la metà della redazione, utilizza personale amministrativo nella realizzazione di servizi televisivi e nella conduzione del Tg, come testimonia la documentazione in nostro possesso». Lo denuncia l'Associazione regionale di Stampa, che, in una nota, evidenzia come «una azienda che pretende di fare televisione e fornire una informazione completa e corretta ai telespettatori deve poter contare su una redazione adeguata numericamente e professionalmente».

Al contrario, prosegue l'Assostampa, «il rischio è quello di operare al di fuori delle regole e dei contratti, ampliando il bacino dell'abusivismo e di incorrere, come nel caso in specie, nell'esercizio abusivo della professione. Quanto sta accadendo in una emittente che per molti anni ha rappresentato un punto di riferimento nel panorama dell'informazione locale e dove attualmente lavora una sola giornalista con il direttore è assolutamente inaccettabile».

Secondo il sindacato regionale, «la logica di far quadrare i bilanci tagliando il costo del lavoro giornalistico, invece di attuare nuove strategie editoriali, è miope ed infausta. Per questo motivo l'Asu chiede all'azienda, come aveva già fatto nelle precedenti settimane, di ritornare al tavolo delle trattative essendo mutate le condizioni che hanno portato la stessa azienda a motivare i licenziamenti».

L'Asu, inoltre, anticipa che valuterà se denunciare alla magistratura quanto accaduto. «L'esercizio abusivo della professione – conclude l'Asu – è infatti un reato penale, le cui pene sono state recentemente inasprite dal Parlamento, che mina alle fondamenta il lavoro di tanti giornalisti e delle aziende che operano correttamente, rispettando regole e contratti, in un contesto di profonda crisi occupazionale e del settore editoriale.  Il sindacato dei giornalisti umbri monitorerà costantemente che ciò non avvenga, a Trg come in altre emittenti e redazioni, per la tutela della categoria e dei cittadini umbri, assumendo tutte le iniziative che riterrà opportune per far cessare tali comportamenti».

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