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Il presidente Giulietti e il segretario generale Lorusso
Minacce 31 Mag 2017

Troupe di Rete 4 aggredita a Roma, la Fnsi: «Le istituzioni garantiscano l'incolumità  dei giornalisti»

«Va rinnovato l'appello alle istituzioni affinché venga adottata ogni misura necessaria a consentire ai giornalisti di fare il loro mestiere in assoluta sicurezza». Il segretario Lorusso e il presidente Giulietti commentano così l'aggressione subita dai colleghi, a cui esprimono la vicinanza del sindacato.

I componenti di una troupe televisiva di Retequattro sono stati aggrediti mentre erano in diretta dall'area della stazione Tiburtina, a Roma, durante la puntata di "Dalla Vostra Parte". L'inviato del programma, Alessio Fusco, e la troupe televisiva che lo accompagnava sono stati «ferocemente aggrediti in diretta – dice un comunicato Mediaset – mentre si trovavano alla stazione per raccontare ai telespettatori la situazione di degrado e mancata sicurezza della zona».

Dopo essere stato accerchiato e spintonato da alcuni individui, il giornalista è stato fatto cadere a terra e quindi colpito alla testa, mentre l'operatore è stato ferito a un braccio. L'inviato del programma è stato subito portato al Pronto soccorso ed è stato ricoverato per trauma cranico. L'aggressione in diretta ha bruscamente interrotto il collegamento con lo studio quando i malintenzionati, a volto scoperto, hanno cercato di danneggiare anche la telecamera. Nel filmato girato dall'operatore si vedono chiaramente i volti degli aggressori.

«La Federazione nazionale della stampa italiana esprime vicinanza e solidarietà al giornalista Alessio Fusco e ai colleghi della troupe aggrediti mentre erano al lavoro nell'area della stazione Tiburtina, a Roma», commentano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.

«Questa ennesima aggressione agli operatori dell'informazione – proseguono – ripropone il tema della sicurezza dei giornalisti, troppo spesso bersaglio di chi vorrebbe impedire ai cittadini di sapere cosa succede nella loro città e nel loro Paese. Vanno ringraziate le forze dell'ordine, che si sono subito attivate per identificare gli aggressori di Alessio Fusco. E va rinnovato l'appello alle istituzioni affinché venga adottata ogni misura necessaria a consentire ai giornalisti di fare il loro mestiere in assoluta sicurezza, ancor di più in quelle periferie che senza il lavoro degli operatori dell'informazione rischiano di essere dimenticate e abbandonate a se stesse».

La Questura di Roma ha già fatto sapere che due persone sono state identificate come presunte responsabili dell'aggressione. In un primo momento era stato individuato da una pattuglia del commissariato Porta Pia un uomo di 45 anni, originario dell'Aquila, senza fissa dimora, che dopo essere stato accompagnato negli uffici di polizia, al termine degli accertamenti di rito è stato denunciato per il reato di lesioni.

Successivamente è stato rintracciato dagli agenti della Polizia di Stato anche un secondo responsabile dell'aggressione: un cittadino albanese di 25 anni, individuato dagli agenti durante il pattugliamento della zona. Anche per lui la denuncia per il reato di lesioni.

Secondo quanto segnalato da Mediaset, con quest'ultimo caso sale a cinque il numero di episodi di aggressione ai danni di giornalisti del gruppo dall'inizio della stagione, il terzo in poco meno di un mese. Il 3 maggio scorso, sempre a Roma, l'inviata di "Matrix" Francesca Parisella è stata aggredita mentre stava realizzando un collegamento dal piazzale della stazione Termini per descrivere la situazione di alcuni senzatetto; pochi giorni fa, l'inviata di "Quinta Colonna" Elena Redaelli ha subito un'aggressione presso il villaggio Olimpico di Torino.

«La redazione di "Dalla Vostra Parte" e tutta l'informazione Mediaset – si legge nella nota del gruppo – condannano fermamente i ripetuti episodi di violenza ai danni degli inviati che svolgono con dignità e passione il loro lavoro per raccontare, ogni giorno, difficili realtà del nostro Paese».

Per Mauro Crippa, direttore generale per l'area Informazione di Mediaset, «la libertà di informare e di commentare la realtà non può essere condizionata in alcun modo, ancor meno con la violenza come in questo ennesimo caso. Continueremo a fare il nostro mestiere ancora più determinati. Condanniamo con forza la brutale aggressione al nostro collega Fusco e al suo operatore, augurando a entrambi una pronta guarigione. Ma assicuriamo tutti che non ci lasceremo intimidire da chi vorrebbe, con la violenza fisica o anche solo verbale, sterilizzare e omologare il lavoro giornalistico».

@fnsisocial

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