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Un momento della Plenaria (Foto: europarl.europa.eu/2023)
Internazionale 16 Mar 2023

Tunisia, il parlamento europeo condanna gli attacchi alla libertà  di espressione

Nella risoluzione approvata con 496 voti favorevoli i deputati chiedono «la fine della repressione in corso contro la società  civile nel Paese».

I parlamentari europei hanno approvato con 496 voti favorevoli, 28 contrari e 13 astenuti, la risoluzione intitolata "Recenti attacchi ai sindacati e alla libertà di espressione e di associazione, in particolare il caso del giornalista Noureddine Boutar", in cui i deputati dimostrano le loro preoccupazioni per l'arretramento democratico in Tunisia. Lo rende noto il servizio stampa dell'europarlamento.

«Profondamente preoccupati dalla deriva autoritaria del presidente Saied e dalla sua strumentalizzazione della disastrosa situazione socio-economica della Tunisia per invertire la storica transizione democratica del paese, i deputati chiedono la fine della repressione in corso contro la società civile nel Paese», si legge nella risoluzione.

I deputati inoltre «esortano le autorità tunisine a rilasciare immediatamente Noureddine Boutar, direttore della più grande emittente radiofonica indipendente tunisina, che è stato arrestato il mese scorso dalle unità antiterrorismo per motivi politici e accuse infondate».

Il parlamento europeo «esorta le autorità a rilasciare tutte le persone arbitrariamente detenute, inclusi giornalisti, giudici, avvocati, attivisti politici e sindacalisti e a rispettare la libertà di espressione e associazione ei diritti dei lavoratori, in conformità con la costituzione tunisina e i trattati internazionali».

I deputati, «esortando il capo della politica estera dell'UE Josep Borrell e gli Stati membri a denunciare pubblicamente il grave deterioramento della situazione dei diritti umani in Tunisia, chiedono la sospensione di specifici programmi di sostegno dell'UE ai ministeri della giustizia e degli affari interni».

La nota stampa si conclude con la ferma condanna del «discorso razzista del presidente Saied contro i migranti subsahariani e gli attacchi che ne sono seguiti e invita le autorità a rispettare le leggi internazionali e nazionali». (Ansa)

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