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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (Foto: wikimedia.org)
Internazionale 22 Mag 2017

Turchia, due giornalisti condannati a 22 anni di carcere. Fnsi: «Autorità  europee e governi nazionali fermino la repressione»

Cevheri Guven e Murat Capan dichiarati colpevoli di istigazione alla rivolta armata nel Paese. La vicenda risale a due anni fa e da allora il loro magazine, Nokta, non è più uscito in edicola. «Autorità  europee e governi nazionali fermino la repressione», commentano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti.

Un tribunale turco ha condannato due caporedattori di un magazine nazionale a 22 anni di carcere per istigazione alla rivolta armata nel Paese. Lo riferisce l'agenzia di stampa turca Dogan. La vicenda risale a due anni fa quando il magazine 'Nokta' uscì in edicola con in copertina una foto di Recep Tayyip Erdogan e il titolo "Lunedì 2 novembre: l'inizio della guerra civile turca".

La data scelta per il titolo si riferiva alle elezioni parlamentari del giorno precedente. Da allora il magazine non è più uscito in edicola e oggi il tribunale ha ordinato l'arresto immediato per Cevheri Guven e Murat Capan.

«Gli allarmi ripetutamente lanciati dalla Federazione nazionale della stampa italiana sulla situazione turca non erano infondati. Questo – commentano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – rende ancora più urgente la necessità che le autorità europee e i governi nazionali si mobilitino per fermare quella che ormai è una vera e propria repressione nei confronti di qualsiasi forma di dissenso nei confronti del governo Erdogan».

In Turchia sono circa 145 gli operatori dei media detenuti e sono decine le testate chiuse dal governo nell'ultimo anno.

@fnsisocial

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