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Mariya Gabriel, Commissaria europea per l'Economia e la società  digitali
Media 26 Apr 2018

Ue, in arrivo un codice per i social network contro le fake news e aiuti al giornalismo di qualità 

Dall'istituzione di un forum di alto livello per la lotta alla disinformazione, chiamato a stilare le buone pratiche per i colossi del web, alla piattaforma per fact-checkers 'certificati'. Sono le iniziative che Bruxelles intende mettere in campo in difesa del diritto dei cittadini ad essere correttamente informati.

Arriva l'attesa stretta Ue anti fake news, con misure per i social network da Facebook a Twitter e aiuti ai media tradizionali per sostenere l'informazione di qualità. Nasce anche la prima piattaforma targata Ue per fact-checkers 'certificati'. Il codice di buone pratiche per i social, però, resta volontario e non ha valore giuridico vincolante. La Commissione Ue a fine anno farà una valutazione della sua applicazione e valuterà se sarà necessario adottare una vera e propria legislazione per combattere le fake news.

Nella comunicazione sulla disinformazione di Bruxelles, si prevede di lanciare un forum di alto livello per riunire piattaforme, industria della pubblicità, media e società civile per coordinare gli sforzi nella lotta alla fake news. Sarà questo forum a dover delineare per luglio il Codice sulle pratiche che Facebook e simili dovranno seguire, con l'obiettivo di avere una prima valutazione misurabile del loro impatto a ottobre.

Tra le misure suggerite dalla Commissione Ue, i social dovranno monitorare meglio il fenomeno del click-baiting, ridurre le opzioni di targeting mirato per il marketing politico, assicurare la trasparenza dei contenuti politici sponsorizzati, aumentare gli sforzi per chiudere i profili falsi e dei troll e identificare i bots che diffondono disinformazione.

Inoltre dovrà essere facilitata la valutazione degli utenti delle fonti affidabili e dei contenuti di qualità e andranno essere messi a punto strumenti facili per poter segnalare online le fake news, facilitare l'accesso a contenuti che rappresentano punti di vista differenti e consentire ai ricercatori di analizzare le dinamiche della disinformazione sui social e il funzionamento degli algoritmi.

In parallelo, la Commissione sosterrà la creazione prima dell'estate di un rete europea indipendente di fact-checkers e a settembre di una piattaforma europea sulla disinformazione per aiutarli nel loro lavoro. Inoltre Bruxelles lancerà un nuovo bando quest'anno per la produzione e la diffusione di informazione di qualità sull'Ue attraverso notizie fondate sui dati.

L'esecutivo comunitario invita quindi gli Stati membri a 'prendere in considerazione schemi di aiuti' pubblici 'orizzontali per rispondere ai fallimenti di mercato che danneggiano la sostenibilità del giornalismo di qualità' oltre a 'misure di sostegno per attività specifiche come formazione giornalistica, innovazione di prodotti e servizi' di informazione.

Entro dicembre scatterà quindi la valutazione sui progressi fatti e l'eventuale necessità di ulteriori azioni. Anche in vista dell'appuntamento chiave delle elezioni europee del 2019. (Ansa –Bruxelles, 26 aprile 2018)

@fnsisocial

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