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Vertenze 05 Lug 2018

Vertenza Libertà  e Gazzetta di Parma, botta e risposta tra editori e sindacato sui collaboratori

Prosegue la polemica innescata dalle rivendicazioni dei giornalisti non-dipendenti, sostenuti da Fnsi e Aser, che chiedono di riaprire il confronto per affrontare e risolvere le criticità  dei collaboratori delle due testate. Federazione e Assostampa ribadiscono: «Disponibili ad incontrare i rappresentanti aziendali».

Prosegue la polemica tra gli editori di Libertà di Piacenza e Gazzetta di Parma dopo il comunicato in cui Fnsi e Aser si schieravano al fianco dei giornalisti non-dipendenti del gruppo che chiedono di riaprire il confronto sindacale per affrontare e risolvere le criticità dei giornalisti parasubordinati e autonomi delle due testate emiliane.

I giornalisti lamentano, in particolare, le 'rimodulazioni dei compensi' imposte ai collaboratori a seguito delle modifiche all'impaginazione che hanno interessato i due quotidiani. Novità giudicate «penalizzanti, non concordate, unilaterali e illegittime» dai lavoratori, che chiedono che vengano ritirate.

«La Gazzetta di Parma applica l'accordo sul lavoro autonomo sottoscritto da Fieg e Fnsi», è stata la replica dell'editore che «con il pieno sostegno della Federazione Italiana Editori Giornali non ritiene di dovere entrare nel merito della affermazioni della nota congiunta emessa da Aser e Fnsi».

Mentre il vicepresidente del Gruppo editoriale Libertà di Piacenza, avvocato Alessandro Miglioli, ha risposto che non è assolutamente vero ciò che sostiene il sindacato, anzi: «I collaboratori che hanno una collaborazione più assidua percepiscono una retribuzione non dissimile da quella dei redattori di prima nomina», aggiunge.

Reazioni a cui Fnsi e Aser rispondono facendo notare che «l'interpretazione che gli editori di Gazzetta di Parma e Libertà di Piacenza danno del contratto nella parte che regola il lavoro autonomo è singolare e creativa, in particolare per quel che concerne il pagamento delle prestazioni dei giornalisti autonomi».

Il sindacato ribadisce quindi «la disponibilità ad incontrare gli editori, con la consapevolezza – concludono Federazione e Assostampa – che in quella sede sapranno produrre copia dei contratti di collaborazione, per quanto riguarda Libertà, e dei rimborsi spese riconosciuti, elementi di cui fino ad oggi non si è vista alcuna traccia».

@fnsisocial

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