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Dibattito Fnsi 31 Gen 2010

Accesso alla professione: solidarietà dei giornalisti veneti ai vicesegretari nazionali della Fnsi Daniela Stigliano e Luigi Ronsivalle attaccati dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti

L’Assemblea congressuale del Sindacato giornalisti del Veneto, riunita per l’elezione degli Organi statutari, esprime solidarietà ai Vice Segretari della Fnsi Daniela Stigliano e Luigi Ronsisvalle, attaccati dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, per avere posto l’accento sugli squilibri del mercato del lavoro in un incontro con i colleghi freelance e precari dell’Assostampa della Sicilia.

L’Assemblea congressuale del Sindacato giornalisti del Veneto, riunita per l’elezione degli Organi statutari, esprime solidarietà ai Vice Segretari della Fnsi Daniela Stigliano e Luigi Ronsisvalle, attaccati dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, per avere posto l’accento sugli squilibri del mercato del lavoro in un incontro con i colleghi freelance e precari dell’Assostampa della Sicilia.

 Un mercato caratterizzato da un’offerta in eccesso e da una domanda in caduta libera per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato e il livello dei compensi per i giornalisti parasubordinati. La legittima preoccupazione espressa dai vertici sindacali sulla base della mera analisi dei dati è stata utilizzata dal Presidente dell’Ordine quale pretesto per portare l’ennesimo affondo contro il Sindacato, i CdR e il Contratto nazionale approvato dalla consultazione referendaria. Oltre mille giornalisti, provenienti da molteplici canali di accesso, superano l’esame professionale ogni anno. La capacità di assorbimento occupazionale è inferiore alla metà. Nel 2009 ci sono stati 700 prepensionamenti. Migliaia di disoccupati e freelance sottopagati impongono di agire subito per difendere posti di lavoro, professione e qualità dell’informazione. La riforma dell’Ordine, non più procrastinabile, deve regolamentare l’accesso alla professione, mentre Sindacato e Ordine devono garantire un futuro alla categoria tutta. Il Sindacato dei giornalisti, in accordo con l’Inpgi, ha esteso l’area della protezione previdenziale e sociale anche a chi non ha il posto fisso. E si propone di dare a breve una rappresentanza forte ai giornalisti del lavoro autonomo. Invece, la scelta del Presidente dell’Ordine punta a dividere: è una scelta pericolosa che va contrastata e che contrasteremo. L'Assemblea chiede ai rappresentanti dell’Ordine nazionale e regionale di farsi promotori delle istanze di cambiamento auspicate e condivise nella delibera di riforma approvata nel 2008: - accesso unico universitario alla professione, riduzione del numero delle scuole, riformulazione dell'istituto dello stage (spesso utilizzato per avere "manodopera" gratuita), istituzione di borse di studio, innalzamento qualitativo dell'offerta formativa generale e selezione più rigorosa dei commissari; - revisione degli iscritti all'Alb l'esplosione delle iscrizioni dei pubblicisti non corrisponde al numero degli iscritti all'Inpgi2 che certifica l'effettivo svolgimento del mestiere; - maggiore vigilanza sul rispetto delle norme deontologiche, anche per ritrovare più credibilità agli occhi dell'opinione pubblica. 

@fnsisocial