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Fnsi 13 Giu 2003

Casa della Cultura di Milano, martedì 17 giugno ore 21: "La legge "gasparra" contro i fastidi della libertà" Nuova Informazione ed Art21/Lombardia

Casa della Cultura di Milano, martedì 17 giugno ore 21: "La legge "gasparra" contro i fastidi della libertà" Nuova Informazione ed Art21/Lombardia

Casa della Cultura di Milano, martedì 17 giugno ore 21: "La legge "gasparra" contro i fastidi della libertà" Nuova Informazione ed Art21/Lombardia

Martedì 17 giugno ore 21, alla Casa della Cultura di Milano (via Borgogna 3, metro' San Babila) NUOVA INFORMAZIONE ed ART21/LOMBARDIA invitano : i giornalisti, gli edicolanti, i pubblicitari, i comunicatori, i redattori editoriali, i registi, gli attori, i poligrafici, gli studenti, gli insegnanti, i tecnici, gli operai, i professionisti, i precari, le casalinghe, gli imprenditori, i pensionati... e quant'altri cittadini milanesi mostrino legittima preoccupazione per il presente e per il futuro della libertà d'informazione in Italia… a partecipare a "La legge "gasparra" contro i fastidi della libertà" Seminario seriamente divertente sui sorprendenti doppifondi del ddl Gasparri (riassetto del sistema radiotelevisivo italiano), con appendice internazionale e, a seguire, debutto del premio giornalistico "Reporters sans carrieres" in risposta al mobbing e all'emarginazione di chiunque difenda le regole del mestiere . Con, in ordine alfabetico, Gianni Barbacetto, Guido Besana, Mimmo Lombezzi, Loris Mazzetti, Maria Novella Oppo, Gabriele Porro, cdr Rai Milano, Piero Scaramucci, Paolo Serventi Longhi ... Cosa contiene davvero la proposta governativa, come si sposa con gli interessi del signor B. e dei suoi alleati nell'oligopolio mediatico internazionale, alla faccia dell'antitrust e del nostro diritto ad essere correttamente informati. Intanto, dopo l'agguato al Corriere della Sera (una vicenda tutt'altro che conclusa), avanzano le liste di proscrizione contro giornalisti che non si piegano a raccontare "verità di parte" o a sostituire il gossip alla cronaca. Intanto si infittisce l'elenco dei desaparecidos; anche attori, studiosi, intellettuali, testate, esclusi dagli inviti in tivù o dalla pubblicazione per la loro pervicacia nell'esprimere idee sgradite. Lo raccontiamo, lo denunciamo, scioperiamo per la libertà di stampa (i giornalisti delle emittenti scioperano mercoledì 18 giugno, dopo la riuscita protesta di quotidiani ed agenzie martedì 10), ma non perdiamo di vista il lato farsesco della vicenda italiana. Per questo a settembre procederemo alle selezioni d'un premio giornalistico all'incontrario, che premia gli ignoti eroi dalla schiena e dunque dalla penna diritte. La provocatoria proposta - lanciata da Mimmo Lombezzi durante la recente serata del 5 giugno sul caso Corriere della Sera ("Dopo la battaglia di via Solferino"), sempre alla Casa della Cultura e sempre organizzata da Articolo21liberidi - parte da una considerazione elementare : che la prima linea oggi passa in redazione e che occorre molto più coraggio per difendere la deontologia e le regole di base della professione, di quello necessario per andare a Sarajevo o a Groznj : "A Sarajevo infatti (come ben sa chi c'è stato) è soprattutto questione di fortuna : o la va o la spacca (ma in ogni caso, prima o poi, tutti dobbiamo morire...). Diverso e assai più difficile è il caso di chi affronta anni di emarginazione o di dequalificazione professionale soltanto per aver difeso l'etica del mestiere o per aver svolto correttamente il suo ruolo nei cdr senza vendersi i colleghi". Il nostro motto essendo quello che guido' la vita di Sandro Pertini: "Fa' quel che devi, accada quel che può".

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