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Dibattito Fnsi 11 Mag 2008

Conclusi i lavori del convegno del "Gruppo di Fiesole": "Il prossimo Cda della Rai sia libero dai partiti" La denuncia dell'assemblea: "In Italia la libertà d'informazione è a rischio"

Una Rai ''liberata dalla presenza dei partiti fin dalla nomina del prossimo cda''. Lo auspica il Gruppo di Fiesole che, in un documento, chiede, tra l' altro, ''la cancellazione del vulnus determinato dalla legge Gasparri, la bonifica dei finanziamenti pubblici per l'editoria che miri a favorire l'ingresso ai nuovi produttori di informazione, un accesso alla professione di livello universitario e a carattere selettivo che riconosca il merito"

Una Rai ''liberata dalla presenza dei partiti fin dalla nomina del prossimo cda''. Lo auspica il Gruppo di Fiesole che, in un documento, chiede, tra l' altro, ''la cancellazione del vulnus determinato dalla legge Gasparri, la bonifica dei finanziamenti pubblici per l'editoria che miri a favorire l'ingresso ai nuovi produttori di informazione, un accesso alla professione di livello universitario e a carattere selettivo che riconosca il merito"

"Inoltre, e' necessario ''ridurre da subito le dipendenze della comunicazione televisiva, oggi fondata sul duopolio, dalle esigenze del mercato pubblicitario''. Il Gruppo di Fiesole propone quindi ''l'immediata riduzione dei tetti pubblicitari televisivi per liberare risorse che renderebbero piu' pluralista il mercato dei media''. (ANSA) LA DENUNCIA ALL'ASSEMBLEA DEL GRUPPO DI FIESOLE: IN ITALIA LIBERTA' D'INFORMAZIONE A RISCHIO L’Italia rischia di vedersi ridotta la libertà di comunicare e di essere informata. Per questo tanti giornalisti e giornaliste, al di là degli schieramenti sindacali o culturali, sono tornati a riunirsi a Fiesole per confrontarsi sulle grandi innovazioni nel campo dei media. Si vuole imporre una comunicazione drogata da conflitti di interesse sempre più imponenti, da quelli del Presidente del Consiglio a quelli di banche, soggetti finanziari, costruttori edili; affiora una qualità del prodotto che falsa la realtà del paese e sceglie l’informazione urlata; un progresso delle tecnologie che privilegia le fasce più forti e crea una “doppia cittadinanza”, la cancellazione di tutte quelle realtà che cercano di moltiplicare le voci ed allargare l’area delle conoscenze, dove spesso operano le fasce meno garantite dei giornalisti. Noi giornalisti del Gruppo di Fiesole non ci rassegnamo a questo, e proponiamo a tutti un impegno immediato e vigoroso per restituire all’Italia un futuro con un’informazione più libera. Vogliamo dialogare con la società civile per costruire insieme un sistema dell’informazione più libero e democratico. Occorre uno statuto per le aziende editrici, che tuteli le libertà dei giornalisti ed i diritti del lettore; norme di garanzia sui conflitti di interesse; una riforma immediata e radicale dell’Ordine dei giornalisti, dove i ceti più conservatori della professione devono cessare ogni ostruzionismo; una Rai liberata dalla presenza dei partiti a partire dalla nomina del prossimo Consiglio di amministrazione; la cancellazione del vulnus determinato dalla legge Gasparri; la bonifica delle provvidenze pubbliche per l’editoria mirando a favorire l’accesso ai nuovi produttori di informazione; un accesso alla professione di livello universitario e a carattere selettivo che riconosca il merito. Occorre ridurre da subito le dipendenze della comunicazione televisiva dalle esigenze del mercato pubblicitario: il Gruppo di Fiesole propone un intervento immediato di riduzione dei tetti pubblicitari televisivi, risorse che renderebbero più pluralista il mercato fondato sul duopolio. Il Gruppo di Fiesole tornerà a riunirsi in modo assembleare entro l’anno. Per lavorare attorno a questi progetti il GdF decide di; 1. Darsi una struttura meno informale, con un coordinamento di portavoce costituito dai colleghi, Ezio Cerasi, Beatrice Curci, Chiara Longo Bifano, Massimo Marciano, Gabriele Porro. 2. Individuare tre aree tematiche di particolare impegno nelle quali cercare alleanze e collaborazione con soggetti esterni alla professione: “Statuto d’Impresa, a livello legislativo, o contrattuale, o di carta dei diritti” (resp. Doriana Deiana); “Accesso alla professione e riforma dell’ordine” (resp. Maria Soave); “L’informazione sociale e i diritti degli utenti” (resp. Daniela de Robert e Patrizia Pennella). 3. Stabilizzare il sito www.gruppodifiesole.it mettendolo a disposizione del dibattito sui temi della libertà di comunicazione

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