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Fnsi 17 Gen 2006

Cynthia D’Ulizia ci ha lasciati: oggi i funerali

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Fnsi esprime profondo dolore per la scomparsa improvvisa della giornalista Cynthia D’Ulizia, direttrice della radio comunitaria Radio Città Aperta, consigliere nazionale della Fnsi e componente del direttivo dell’Associazione Stampa Romana. Il cordoglio di Autonomia e Solidarietà, della Cpo/Fnsi, del sindaco di Roma, Walter Veltroni, del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, del presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra e dei colleghi

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Fnsi esprime profondo dolore per la scomparsa improvvisa della giornalista Cynthia D’Ulizia, direttrice della radio comunitaria Radio Città Aperta, consigliere nazionale della Fnsi e componente del direttivo dell’Associazione Stampa Romana.
Il cordoglio di Autonomia e Solidarietà, della Cpo/Fnsi, del sindaco di Roma, Walter Veltroni, del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, del presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra e dei colleghi

Insieme a Giorgio Bonelli, anch’egli scomparso di recente, aveva fondato alla fine degli anni ’80 una componente sindacale di giornalisti pubblicisti che faceva della riforma della professione una bandiera di libertà. Le idee di Cynthia e di Giorgio per un giornalismo di qualità, indipendente e riconosciuto sul campo superando vecchi steccati, si sono tradotte in una profonda riforma dello statuto federale e sono state condivise praticamente dall’intero sindacato dei giornalisti. Cynthia D’Ulizia lascia un vuoto nella Federazione e nel sistema delle Associazioni sindacali di stampa, e ancora di più nella sua redazione alla quale va la solidarietà della Federazione”. I funerali si terranno oggi, giovedì 19. La camera mortuaria dell'Ospedale S. Giovanni resterà aperta dalle 8 alle 13. Alle 13,30 si potrà dare un ultimo saluto alla collega a Radio Città Aperta. Dopo questo saluto Cynthia verrà portata a Frosinone, la sua città. Il Consiglio nazionale, la Giunta e la Segreteria della Fnsi in lutto per la scomparsa della cara collega Cynthia D’Ulizia, consigliere nazionale e dirigente dell'Associazione Stampa Romana. La Federazione Nazionale della Stampa vive un grande momento di dolore per l'improvvisa morte di Cynthia D’Ulizia, impegnata da tempo nel Sindacato dei giornalisti, da molti anni nel Consiglio nazionale, dove era arrivata sulla spinta di una tenace e qualificata iniziativa di base per la crescita e la qualificazione professionale dei colleghi operanti nelle radio, particolarmente quelle del settore comunitario. Rappresentava la dignità di questo mondo. Tutta la categoria e il Sindacato dei giornalisti, con lei hanno saputo esprimere nuove e più avanzate azioni di solidarietà e impegno civile e sindacale. Autonomia e Solidarietà ricorda la collega Cynthia D’Ulizia e si unisce al dolore della famiglia per la sua scomparsa. A Roma, nel settore delle radio e per la crescita professionale dei giovani giornalisti Cynthia è stata un vero punto di riferimento. Da anni impegnata in tutte le battaglie del sindacato, ha sempre rappresentato un esempio di integrità morale, di intelligenza, di impegno disinteressato. Come del resto lo è stata allo stesso modo nella professione, nella sua attività di testimone della realtà attraverso la radio. Autonomia e Solidarietà ha perso uno dei suoi protagonisti a Roma. E ricorda insieme alla sindacalista l’amica, la compagna di tante battaglie. Roberto Seghetti Coordinatore Nazionale Associazione Stampa Romana: "E' morta Cynthia D'Ulizia, direttrice di Radio Città Aperta, tenace e combattiva dirigente sindacale" E’ morta Cynthia D’Ulizia. Direttrice di Radio Città Aperta, lascia un grande vuoto nel sindacato dei giornalisti, al quale ha dedicato per tanti anni passione, tenacia, rigore, preparazione. Cynthia avrebbe compiuto fra pochi mesi 52 anni: eppure sembrava così giovane – anche per quella sua figura agile, minuta - quando interveniva con tanto vigore, con rabbia quasi, a difendere le ragioni degli ultimi. Era diventata pubblicista nel ’92: una decisione maturata dopo anni di mestiere, per intervenire attivamente – all’Ordine dei Giornalisti come nel Sindacato - a favore di quella parte di categoria che, pur svolgendo a tempo pieno il lavoro giornalistico, non aveva riconosciuti appieno i propri diritti professionali. Insieme a Giorgio Bonelli e ad altri, aveva difeso per anni dei principi che sono finalmente stati accolti da tutta la categoria: se oggi i pubblicisti che vivono del mestiere di giornalista si possono iscrivere al Sindacato come “professionali”, se l’Ordine riconosce la possibilità ai free lance di diventare professionisti, se è garantita una previdenza ai collaboratori, con Inpgi 2, è merito di quelle battaglie. Eppure Cynthia aveva deciso di restare pubblicista, di iscriversi ancora al sindacato come “collaboratore”: eletta consigliere nazionale della Fnsi al Congresso di Saint Vincent, membro di diritto del Consiglio direttivo dell’Associazione Stampa Romana (nel quale era già stata a lungo, anche come membro di Giunta), aveva ancora molto lavoro da fare per i diritti dei più deboli, soprattutto in un momento così delicato per la nostra professione, dove il precariato è diventato un modo di vita. L’Associazione Stampa Romana, dove la notizia della sua scomparsa ha creato sconcerto e dolore, è vicina ai parenti, ai colleghi, agli amici e a tutti quelli che l’hanno conosciuta e apprezzata. Roma, 17 gennaio 2006 comunicato cpo/fnsi Cynthia, una vita in battaglia, al fianco delle donne "Addio Cynthia, grazie per l'energia ed il rigore con cui hai sempre difeso le ragioni delle donne, testimoniando come la competenza professionale e la passione per gli ultimi possano produrre ottimo giornalismo fuori dagli schemi. A nome anche della Cpo della Fnsi vorrei far giungere alla redazione di Radio Città Aperta, di cui era direttrice, un sincero e non formale abbraccio affettuoso. Cynthia D’Ulizia è stata stroncata dalla malattia all'indomani della grande manifestazione spontanea di Milano, nella quale in quasi duecentomila le donne, con molti uomini, hanno dimostrato sia contro le manovre sulla legge 194 sia soprattutto in favore delle libertà personali, a partire da quella femminile che è pilastro di democrazia. Cynthia avrebbe voluto essere nel corteo del 14 gennaio, come donna oltre che come dirigente sindacale. E in qualche modo è come se avesse sfilato assieme alle colleghe, che erano moltissime, di ogni età e determinate a proseguire quest'impegno nel quotidiano lavoro di redazione. Cari colleghi, continuate il suo lavoro con la stessa tensione emotiva e la stessa freddezza professionale, perchè le nostre libertà - e quelle delle donne in particolare - hanno bisogno di molto coraggio giornalistico". Marina Cosi CORDOGLIO DI VELTRONI PER SCOMPARSA DI CYNTHIA D’ULIZIA ''Ho appreso con grande dispiacere della tragica scomparsa di Cyntia D’Ulizia. La sua professionalità, la sua passione di giornalista mancheranno a tutti i suoi colleghi e a tutti coloro che ascoltano Radio Città Aperta''. Lo afferma il sindaco di Roma, Walter Veltroni appresa la notizia della morte di Cynthia D’Ulizia direttrice di Radio Città Aperta. ''Mancherà anche a noi che apprezzavamo le sue doti di equilibrio espresse nel corso delle dirette radiofoniche del Consiglio Comunale - conclude Veltroni - Ai suoi cari e ai suoi amici un forte abbraccio da parte mia e di tutta l'Amministrazione''. (ADNKRONOS) MARRAZZO, GRAVE PERDITA La scomparsa di Cynthia D'Ulizia ''è una grave perdita per il mondo del giornalismo della nostra Regione''. E' il cordoglio espresso dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo per la morte della giornalista romana. ''Con lei - sostiene Marrazzo - viene a mancare una figura impegnata nel sindacato e nella professione, in particolare nel mondo della radiofonia. Radio Città Aperta, l'emittente da lei diretta, trasmette in diretta le sedute del Consiglio regionale e quindi la sua scomparsa è un lutto che ci riguarda da vicino''. ''Alla famiglia - conclude il presidente della Regione Lazio - e alla redazione di Radio Città Aperta vanno le condoglianze mie personali e della giunta regionale''. (ANSA) CORDOGLIO PRESIDENTE PROVINCIA PER SCOMPARSA DIRETTRICE RADIO CITTA' APERTA ''Cynthia era una persona sempre capace di un sorriso e una giornalista animata da grandi passioni che esprimeva con fermezza, ma anche con grande pacatezza. Per questo era capace di farsi voler bene da tutti ed era una grande professionista, non soltanto nel suo lavoro di cronista, ma anche nel suo impegno nel sindacato''. Lo afferma il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, ricordando la giornalista Cynthia D'Ulizia, direttrice di Radio Città Aperta. ''La ricordo in aula Giulio Cesare - conclude Gasbarra - quando ero consigliere e successivamente presidente del Consiglio comunale. Ricordo il suo modo di lavorare, la sua serietà e la sua attenzione per gli altri. Ai suoi familiari, agli amici e ai colleghi che le hanno voluto bene e l'hanno apprezzata voglio esprimere tutta la mia vicinanza ed il mio cordoglio''. (ADNKRONOS) META (DS), DOLORE PER SCOMPARSA D'ULIZIA ''Apprendo con grande dolore la notizia della scomparsa di Cynthia D'Ulizia, storica direttrice di Radio Citta' Aperta''. E' quanto afferma il segretario regionale del Lazio dei Ds, Michele Meta. ''Ricordiamo il suo impegno di giornalista militante ed equilibrata professionista dell'informazione radiofonica nel seguire i lavori del Consiglio regionale - prosegue Meta - Lascia anche un segno nell'esperienza sindacale giornalistica, come ricordato dalla Fnsi stessa. Esprimo le condoglianze mie personali e dei Democratici di Sinistra del Lazio alla famiglia e alla redazione di Radio Citta' Aperta''. (ADNKRONOS) CENTO, PERDITA IMMENSA La morte della direttrice di Radio Città Aperta, Cynthia D'Ulizia, è una ''perdita umana e professionale immensa''. Lo afferma il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento. ''Cynthia ha amato la nostra città nel suo quotidiano lavoro di giornalista - ha aggiunto - : ricordiamo, in particolare, il suo impegno per affermare il ruolo di Radio Proletaria prima, oggi Radio Città Aperta, e la sua determinazione nella battaglia a favore della piena agibilità dell'emittenza comunitaria''. ''La sua militanza politica ha incontrato - ha concluso Cento - anche quella dei Verdi, nel comune impegno a fianco delle periferie e della sinistra sociale''. (ANSA) D'AMATO (AMBIENTE E LAVORO), D'ULIZIA PROFESSIONISTA SERIA E APPASSIONATA ''Una seria e appassionata professionista che, attraverso la radio, ha contribuito concretamente a far conoscere il lavoro del Consiglio regionale''. Il capogruppo di Ambiente e Lavoro della Regione Lazio, Alessio D'Amato, esprime alla famiglia Cynthia D'Ulizia e alla redazione di Radio Città Aperta il suo profondo cordoglio e la sua solidarietà. ''Con la scomparsa di Cynthia D'Ulizia viene dunque meno una delle protagoniste della radiofonia regionale -aggiunge D'Amato- che ha sempre combattuto per un'informazione che fosse libera ed indipendente''. (ADNKRONOS) PINESCHI, CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI CYNTHIA ''Con la scomparsa di Cynthia D'Ulizia il giornalismo italiano perde una protagonista di importanti battaglie per un'informazione indipendente e una professionista che ha dato un forte contributo all'associazionismo nel mondo dell'informazione''. E' quanto afferma il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Massimo Pineschi. ''Ricordandola anche impegnata attraverso Radio Città Aperta a trasmettere in diretta le sedute del Consiglio regionale - aggiunge Pineschi - sempre con grande spirito professionale, esprimo alla famiglia il mio cordoglio e alla redazione di Radio Città Aperta la mia solidarietà''. (ADNKRONOS) RUTELLI, PROFONDAMENTE ADDOLORATO ''Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Cynthia DþUlizia, giornalista rigorosa, appassionata del suo lavoro e della città di Roma''. Lo dichiara il presidente della Margherita Francesco Rutelli. ''Me la ricordo, durante le lunghe sedute del Consiglio Comunale a Roma, negli anni in cui sono stato Sindaco, seguire senza battere ciglio ore ed ore di lavori, spiegare agli ascoltatori con semplicità, sobrietà e competenza gli snodi più complessi del dibattito, raccontare ai romani lo straordinario laboratorio democratico del Campidoglio''. ''Ai suoi familiari, ai colleghi e agli ascoltatori di Radio Città Aperta vanno le mie condoglianze per questa perdita grave per la nostra città'' conclude il Presidente della Margherita. (ANSA) PASETTO (DL), SCOMPARSA D'ULIZIA GRAVE PERDITA ''Con grande tristezza apprendiamo la notizia della scomparsa di Cyntia D'Ulizia. Per il mondo del giornalismo romano e non solo si tratta di una grave perdita''. Lo afferma Giorgio Pasetto, coordinatore regionale del Lazio della Margherita. ''In questo momento di dolore - aggiunge Pasetto - il nostro pensiero e il nostro più sentito cordoglio vanno alla famiglia della giornalista e ai suoi colleghi di lavoro''.(ADNKRONOS) PRC E VERDI LAZIO, D'ULIZIA PROFESSIONISTA APPASSIONATA E AUTOREVOLE ''E' con profondo affetto e stima che ricordiamo Cynthia D'Ulizia, giornalista appassionata e sindacalista autorevole''. E' quanto affermano Ivano Peduzzi e Filiberto Zaratti a nome dei gruppi di Rifondazione comunista e dei Verdi alla Regione Lazio. ''Cynthia - proseguono - si è sempre impegnata per un giornalismo libero e per il riconoscimento dei diritti della categoria cui apparteneva mettendo al primo posto il valore dei rapporti umani. In questo triste momento siamo vicini alla sua famiglia e a tutta la redazione di Radio Città Aperta''. (ADNKRONOS) Cynthia ci ha lasciati Lunedì 16 gennaio Cynthia ci ha lasciato. Ha affrontato la malattia a testa alta e con determinazione, come ha sempre fatto anche tutte le altre cose. Cynthia ha sempre opposto la fiducia nella scienza all’oscurantismo religioso oggi di nuovo incombente, come una nebbia, sulla nostra società. Ma talvolta la scienza deve fare i conti con l’inadeguatezza e la superficialità degli uomini e delle donne chiamati a trasmetterla ad altri uomini e ad altre donne. Per le compagne e i compagni di Radio Città Aperta si è aperto un buco emotivo e politico che non sarà certo facile riempire, ma che ha già cominciato a riempirsi con tanti giovani compagni e compagne che in questi anni si sono avvicinati a Radio Città Aperta e che hanno sempre trovato in Cynthia un solido punto di riferimento e di crescita. La nostra radio e Cynthia si erano reciprocamente sintonizzati durante i blocchi contro i missili nucleari alla base di Comiso. Nasce in quegli anni un rapporto intenso e consolidato che ha retto come una roccia anche durante i giorni della malattia. Cynthia era la direttrice di Radio Città Aperta perché questo ha assicurato a tutti e a tutte un punto di riferimento anche nei momenti difficili, quando bisogna fare i salti mortali oppure nei giorni di routine, nelle fasi in cui il conflitto sociale ristagna e bisogna andare a scavare dietro le apparenze per portare alla luce – spesso in anticipo e in controtendenza - le contraddizioni ancora invisibili del sistema sociale e politico del nostro paese. Cynthia in questi mesi era tornata a dare uno scossone a tutti, segnalando con rabbia e con forza come i diritti delle donne andassero nuovamente difesi con le unghie e con i denti dall’offensiva reazionaria del Vaticano e delle destre. Se avesse potuto sarebbe stata in piazza sabato scorso a Milano, come aveva già fatto tante volte a metà degli anni ’90 animando il Comitato 8 marzo, suonando la sveglia anche attraverso la radio per segnalare che “la festa era finita e che andava ripresa subito la lotta per l’autodeterminazione delle donne” e insieme a migliaia di donne volle arrivare fino alle soglie del Vaticano per riaffermarlo senza timidezze e con decisione. Le parole si comprano soltanto se qualcuno è disposto a venderle. Contro questa logica Cynthia ha fatto dell’indipendenza politica ed economica di Radio Città Aperta il punto di forza dei ragionamenti e dei progetti che hanno reso possibile la vita di questa radio da ventotto anni a questa parte. E’ stata decisiva nel dare vita all’Associazione delle Radio Comunitarie per tutelare le radio di informazione dentro un settore dominato dai grandi network e dalle radio commerciali ed ha portato la voce delle radio indipendenti anche dentro i vertici della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Cynthia era una giornalista militante ed era una militante comunista. Lo è sempre stata a viso aperto. La coerenza politica e l’identità dichiarata le hanno valso la stima della sinistra ma anche il rispetto degli avversari politici. La compagna Cynthia D’Ulizia non mancherà solo a noi. Le compagne e i compagni di Radio Città Aperta Conoscevamo bene Cynthia D’Ulizia. Cynthia è stata con i compagni e le compagne di Radio Città Aperta al nostro fianco al momento opportuno, senza tentennamenti, ogni qualvolta siamo stati attaccati dalle destre, dai sionisti e da tanti che ancora oggi si spacciano per uomini e partiti di sinistra. Cynthia è stata una giornalista "no embedded", una militante comunista, una donna esile e ferrea, come sanno essere le persone degne di stare al mondo. Ciao Cynthia, sarai sepre presente nelle nostre lotte di tutti i giorni. Le compagne e i compagni del circolo ARCI agora' di Pisa INFORMAZIONE@FUTURO, D'ULIZIA ESEMPIO DI EQUILIBRIO 'Cyntia D'Ulizia è stata un esempio di come si può fare informazione di servizio, in modo pacato, rendendosi davvero utili ai cittadini'. Lo afferma in una nota l'associazione di giornalisti e comunicatori Informazione@futuro, presieduta da Roberto Di Giovan Paolo, per la quale 'D'Ulizia si è sempre spesa per far valere i diritti a trasmettere delle radio comunitarie, troppo spesso non considerate dal panorama gionalistico nazionale. In un periodo in cui sembra contare solo l'informazione urlata, D'Ulizia ha sempre svolto il suo lavoro in modo equilibrato, mettendosi dalla parte degli ascoltatori. Importante è stato anche il suo impegno sindacale per tutelare maggiormente chi lavora nella radiofonia privata. Impegno che ha svolto assieme al compianto Giorgio Bonelli'. (AGI) Il 31 dicembre 2005, a mezzanotte, Cynthia ha inviato un messaggio di auguri a tutte le sue colleghe e amiche del sindacato: "Un 2006 di contratti di dignità di tutti i giornalisti, di indipendenza dell'informazione, Cynthia D'Ulizia e Radiocittàaperta" ci mancherà il tuo sorriso, la tua aria da ragazza ribelle, come nella ultima immagine che abbiamo di te alla manifestazione per la liberazione della Sgrena, dove distribuivi a tutti adesivi "giornalista no embedded", ciao, non ti dimenticheremo Ninfa Paoli Cari compagni, resto senza parole... Non sapevo nulla... E' stata una compagna vera, sempre presente nelle lotte importanti, dalla Yugoslavia ai tempi del gruppo Sarajevo 1-2, Mir Sada, all'impegno sindacale di categoria: sempre a fianco dei piu' deboli, dei freelance, ha sostenuto con forza la battaglia di un altro collega che se ne è andato troppo presto e con il quale ho, abbiamo condiviso un pezzo di strada: Giorgio Bonelli. Vorrei sapere quando potrò salutarla per l'ultima volta... Ciao Cynthia, mi mancherà il tuo sorriso e il tuo sostegno sempre presente...Le parole non bastano... Tiziana Boari Sono molto colpito da questa notizia, non trovo le parole per esprimere il dolore che mi coglie così improvvisamente. Ricordo Cynthia, la sua passione per il nostro lavoro, la sua curiosità e la grande voglia di verità e giustizia che l'ha sempre guidata. Mi mancherà tanto. Carlo Ciavoni Non è possibile, non ne sapevo nulla. E' una notizia che mi fa male al cuore. Ho conosciuto Cynthia quando siamo andati, insieme con Veltroni, in visita ad Auschwitz, due anni fa. Era una delle poche persone con cui avevo legato davvero. Eravamo nello stesso Hotel e ogni mattina ci ritrovavamo, con tutti gli altri giornalisti, a far colazione insieme. Cynthia era tra tutti quella più curiosa: animata dal più autentico spirito giornalistico poneva mille domande su ogni cosa. Ricordo che rimase oltremodo colpita dai campi di sterminio e da tutti i racconti di sofferenza riportati dai sopravvissuti. Fabrizio d'Ambrogi Uff. Stampa Campidoglio E' una persona che ho conosciuto per il suo impegno per la Radio e per il mondo sindacale. Con profondo affetto. Enzo Fasoli Cynthia, preziosa e sorridente amica, grande professionista, donna intelligente e seria, ciao, non ti dimenticherò patrizia capua Ciao Cynthia, non sei più con noi. Abbiamo condiviso fin dai primi anni '90 le battaglie per l'accesso alla professione giornalistica, assieme a Giorgio Bonelli. Eravamo una minoranza, ma ci credevamo, e i risultati ce lo hanno confermato. Dopo percorsi professionali diversi, che pure ci hanno portato ad incontrarci e a collaborare insieme, ci siamo ritrovate nel sindacato, sempre dalla stessa parte, per condurre le stesse battaglie, sulla qualità e sull'autonomia della professione, io negli uffici stampa, tu nell'emittenza privata. Di te ricorderò sempre il tuo entusiasmo e il tuo impegno. Viviana D'Isa non ci posso credere. Mi dispiace tantissimo. La conoscevo e le volevo bne, anche se l'avevo persa di vista da qualche anno. Cosa è successo? Quando? Marina Cocozza.

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