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Dibattito Fnsi 21 Mag 2007

Dibattito all'Associazione stampa lombarda sul futuro del giornalismo nella carta stampata oltre il 2043

La carta stampata sopravvivera' al 2043, anno nel quale gli esperti anglosassoni predicono uscira' l'ultima pagina dell'ultimo giornale scritto. Ne sono certi i giornalisti che si sono trovati a Milano - auspice l'Associazione Lombarda dei Giornalisti - a discutere del loro ruolo e del prodotto che realizzano, anche alla luce del contratto nazionale di lavoro il cui rinnovo e' fermo da due anni e mezzo.

La carta stampata sopravvivera' al 2043, anno nel quale gli esperti anglosassoni predicono uscira' l'ultima pagina dell'ultimo giornale scritto. Ne sono certi i giornalisti che si sono trovati a Milano - auspice l'Associazione Lombarda dei Giornalisti - a discutere del loro ruolo e del prodotto che realizzano, anche alla luce del contratto nazionale di lavoro il cui rinnovo e' fermo da due anni e mezzo.

-(ANSA) - MILANO, 21 MAG La carta stampata, e' stata la conclusione, sopravvivera' se riuscira' ad adeguarsi ai profondi cambiamenti in corso. ''Il teatro non e' morto con l'arrivo di radio, cinema e televisione dopo 2500 anni in cui e' stato luogo di dibattito e di cultura - ha osservato il direttore del Corriere della sera, Paolo Mieli -: non morira' il giornale con l'arrivo dell'informazione globale. Ogni giorno si ripetera' il miracolo del cittadino che va in edicola e paga un euro perche' qualcuno continuera' a dargli una gerarchia delle informazioni e lo aiutera' a comprendere il senso che lega le diverse notizie''. Opinione condivisa da Michele Muzii, presidente della Federazione tra le concessionarie di pubblicita': ''anche il libro e' sopravvissuto all'arrivo del giornale. Cosi' il quotidiano sopravvivera' all'arrivo dell'elettronica. L'importante e' saper cogliere quei mutamenti che hanno portato, ad esempio, al fatto che il 60% dei ricavi di un quotidiano ormai viene dalla pubblicita', e il 40 dalla vendita delle copie''. Nel suo intervento Mieli ha fatto un raffronto tra Walter Tobagi e Marco Biagi, entrambi uccisi dalle Brigate Rosse: ''sono state due persone che hanno osato gettare scompiglio nella propria parte e romperne il conformismo senza tradire, rimanendo persone integre a dispetto delle calunnie di quanti hanno provato a spiegare il loro assassinio''. Secondo Antonio Panzeri, ex segretario della Camera del Lavoro di Milano e oggi europarlamentare Ds, nel mancato rinnovo del contratto dei giornalisti si nota ''una crisi di rappresentanza: una incapacita' di coniugare interessi particolari con quelli generali. C'e' da riflettere sul consenso che la battaglia dei giornalisti ha nell'opinione pubblica''. Tra i relatori c'era anche un rappresentante degli editori: Renato Salvetti, direttore della sede di Milano della Fieg. ''Con l'arrivo di Internet e dei giornali gratuiti - e' il suo pensiero - i cittadini sono sempre piu' tentati a pensare che le informazioni si trovano gratis e ovunque (sul Pc grazie a Internet e ai giornali online, sull'I-Pod, sul telefono cellulare). Nella giungla mediatica un ruolo sempre piu' importante sara' ricoperto dall' autorevolezza di editori e giornalisti, chiamati a offrire una griglia di importanza nel flusso delle informazioni''. (ANSA).

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