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Contratti 31 Mag 2005

Il Coordinamento dei periodici chiama la categoria alla mobilitazione per una massiccia adesione agli scioperi per il contratto

Il Coordinamento nazionale dei Cdr dei periodici prende atto con preoccupazione del negativo avvio della trattativa contrattuale. La nostra controparte editoriale in primo luogo rifiuta di avviare il confronto sulla piattaforma presentata dalla Fnsi, e quindi sulle molte e qualificanti richieste relative alla qualità del prodotto giornalistico e del lavoro dei colleghi, all’organizzazione delle redazioni e al ruolo del sindacato.

Il Coordinamento nazionale dei Cdr dei periodici prende atto con preoccupazione del negativo avvio della trattativa contrattuale. La nostra controparte editoriale in primo luogo rifiuta di avviare il confronto sulla piattaforma presentata dalla Fnsi, e quindi sulle molte e qualificanti richieste relative alla qualità del prodotto giornalistico e del lavoro dei colleghi, all’organizzazione delle redazioni e al ruolo del sindacato.

Il Coordinamento nazionale dei Cdr dei periodici prende atto con preoccupazione del negativo avvio della trattativa contrattuale. La nostra controparte editoriale in primo luogo rifiuta di avviare il confronto sulla piattaforma presentata dalla Fnsi, e quindi sulle molte e qualificanti richieste relative alla qualità del prodotto giornalistico e del lavoro dei colleghi, all’organizzazione delle redazioni e al ruolo del sindacato. In più ha anche avanzato richieste francamente irricevibili in merito all’applicazione, che si vuole pressoché integrale, della legge 30, all’estensione dei contratti a termine, al taglio degli scatti di anzianità, e così via. Di fronte a questa situazione, risulta inevitabile avviare un percorso di mobilitazione della categoria, che dovrà essere il più articolato e incisivo possibile. Il Coordinamento nazionale dei cdr dei periodici, invita i colleghi a partecipare compattamente alla prima giornata nazionale di sciopero come segno visibile dell’unità di tutta la categoria a sostegno del sindacato e della piattaforma contrattuale, che in molti punti (e ciò vale anche per le richieste degli editori) arriva al cuore dei problemi dei colleghi dei periodici, in termini di qualità della vita e dell’organizzazione del lavoro. La trattativa sarà lunga e ci vorranno probabilmente altre iniziative di lotta, mirate e articolate in ragione dei prodotti e delle scadenze che avremo di fronte nel confronto con gli editori. Opportuna quindi è la scelta, da parte di Commissione Contratto e Consiglio Nazionale, di proclamare 7 giornate di sciopero da utilizzare nei modi e nei tempi che saranno più utili e efficaci. I colleghi dei periodici, come sempre, saranno in campo. Il Coordinamento Nazionale dei Cdr dei periodici

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