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Fondo Complementare 24 Set 2008

Il Fondo Pensione complementare rassicura i giornalisti: "Né azioni né obbligazioni di Lehman Brothers nel Fondo"

Il Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani comunica: “Né azioni né obbligazioni di Lehman Brothers nel Fondo Giornalisti” “Il Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani assicura a tutti i propri iscritti che in nessuno dei propri comparti d’investimento sono presenti titoli di natura obbligazionaria o azionaria emessi dalla società Lehman Brothers o comunque da soggetti ad essa collegati.

Il Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani comunica: “Né azioni né obbligazioni di Lehman Brothers nel Fondo Giornalisti” “Il Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani assicura a tutti i propri iscritti che in nessuno dei propri comparti d’investimento sono presenti titoli di natura obbligazionaria o azionaria emessi dalla società Lehman Brothers o comunque da soggetti ad essa collegati.

Roma, 24 settembre 2008 - Gli investimenti finanziari del Fondo, ancorché affidati a gestori specializzati, sono costantemente monitorati da una società di controllo. I gestori finanziari sono vincolati dai benchmark definiti da Consiglio di amministrazione per ciascuno dei comparti. Inoltre, in tutti gli investimenti del Fondo, la cui componente azionaria complessiva è di circa il 30%, non sono presenti titoli obbligazionari di banche e finanziarie americane, né titoli obbligazionari o azionari dei paesi emergenti. Il riflesso del fallimento della Lehman Brothers su tutti i mercati azionari e in tutte le borse del mondo ha provocato, come evidente, una perdita generalizzata, più accentuata ovviamente, per quei comparti d’investimento nei quali è più alta la quota di titoli azionari (come il comparto Crescita che comunque ha meno dell’1% dell’intero portafoglio). I rendimenti di tutti i comparti hanno regolarmente battuto il rispettivo benchmark ed il comparto Garantito copre il rendimento del Tfr (3,1%). Di conseguenza, essendo i rendimenti in linea e con il profilo di rischio e con l’andamento del mercato, non sono stati necessari interventi correttivi.”

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