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Partiti 10 Nov 2010

Parlamentari Pdl a Ordine, no alla censura a Feltri. Appello pubblico all'Ordine dei giornalisti

Una censura a Vittorio Feltri sarebbe ''un danno gravissimo inflitto alla circolazione delle idee''. Lo sostiene, in un appello pubblico ai consiglieri dell'Ordine dei Giornalisti, un folto gruppo di parlamentari Pdl, (circa 70 in un elenco provvisorio), tra cui la presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea. Tra i firmatari, diversi giornalisti professionisti, tra cui Giancarlo Mazzuca, Gennaro Malgieri, Deborah Bergamini, Maurizio Lupi, Giancarlo Lehner, Gabriella Giammanco, Giorgio Lainati, Riccardo Mazzoni, Francesco Pionati, Giovanni Mottola, Piero Testoni, Maurizio Gasparri, Mario Landolfi.

Una censura a Vittorio Feltri sarebbe ''un danno gravissimo inflitto alla circolazione delle idee''. Lo sostiene, in un appello pubblico ai consiglieri dell'Ordine dei Giornalisti, un folto gruppo di parlamentari Pdl, (circa 70 in un elenco provvisorio), tra cui la presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea. Tra i firmatari, diversi giornalisti professionisti, tra cui Giancarlo Mazzuca, Gennaro Malgieri, Deborah Bergamini, Maurizio Lupi, Giancarlo Lehner, Gabriella Giammanco, Giorgio Lainati, Riccardo Mazzoni, Francesco Pionati, Giovanni Mottola, Piero Testoni, Maurizio Gasparri, Mario Landolfi.

''Il consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti – si legge nell'appello - si appresta giovedì a giudicare Vittorio Feltri per confermare o meno la sanzione disciplinare di sei mesi di sospensione  decisa dall'Ordine della Lombardia. Nel caso di una qualsiasi forma di sospensione il danno inflitto alla libera circolazione delle idee sarebbe gravissimo , tanto più in un momento così travagliato della vita del Paese''.

Per questo, spiegano i parlamentari, '' ci rivolgiamo ai componenti del consiglio nazionale dell'Ordine  perché non pratichi una censura preventiva di fatto nei confronti di una firma prestigiosa del giornalismo, privando una larga fetta dell'opinione pubblica del diritto  di vedere rappresentato il proprio pensiero da Vittorio Feltri. Fosse anche per un giorno - sottolineano i parlamentari Pdl - sarebbe una ferita alla coesione sociale del nostro Paese oltre che all'articolo 21 della Costituzione. Consegniamo questo appello pubblico ai consiglieri dell'Ordine - concludono - invocandone il senso di responsabilità  e la rinuncia ad odi di fazione o invidie per far prevalere il bene comune che oggi esclude possa essere estromessa dal libero gioco delle idee una voce, per di più così importante''.   (ANSA)

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