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Partiti 22 Dic 2010

Pd, interrogazione sugli aumenti delle tariffe di distribuzione dei giornali

In prospettiva di ulteriori aumenti delle tariffe di distribuzione dei quotidiani da parte di Poste spa, i deputati del Pd, Riccardo Franco Levi, Emilia De Biasi e Giuseppe Giulietti (Articolo 21), hanno posto un'interrogazione parlamentare al premier Silvio Berlusconi, chiedendo ''quali iniziative intenda assumere per evitare un'ulteriore e pesante penalizzazione degli editori ed una grave limitazione al diritto dell'informazione''.

In prospettiva di ulteriori aumenti delle tariffe di distribuzione dei quotidiani da parte di Poste spa, i deputati del Pd, Riccardo Franco Levi, Emilia De Biasi e Giuseppe Giulietti (Articolo 21), hanno posto un'interrogazione parlamentare al premier Silvio Berlusconi, chiedendo ''quali iniziative intenda assumere per evitare un'ulteriore e pesante penalizzazione degli editori ed una grave limitazione al diritto dell'informazione''.

L'interrogazione parte con la premessa che ''Poste spa ha comunicato che a partire dal mese di gennaio la rete tradizionale del recapito consegnerà la corrispondenza dal lunedì al venerdì e che per ottenere la distribuzione dei quotidiani al sabato si prospetta un forte aumento delle tariffe''. I tre parlamentari ricordano inoltre che ''il settore sta attraversando pesanti difficoltà strutturali e congiunturali aggravate ancor piu' dalla soppressione delle tariffe agevolate''. ''Visto che nel corso del lungo e faticoso confronto Poste-Editori - aggiungono - per individuare le nuove tariffe, culminato nell'accordo recepito nel decreto

interministeriale del 21 ottobre 2010 - Gazzetta ufficiale del 23/11/2010, di tale problema non si e' affatto discusso. Tenuto conto che in Italia, a fronte di percentuali ben più elevate che negli altri Paesi europei ove si raggiunge molto spesso l'80 e perfino il 92%, la distribuzione postale dei giornali raggiunge appena il 9% con il conseguente vasto e costoso fenomeno rese. Considerando che l'aumento nelle spedizioni in abbonamento andrebbe al contrario sostenuto e incentivato''.

Nell'interrogazione si chiede infine, se il premier ''non ritenga opportuno convocare rapidamente le parti interessate per un chiarimento di fondo sulla situazione lamentata''. (ANSA)

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