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Uffici Stampa 18 Giu 2014

Rossi: “Gli addetti stampa? Non sono un lusso”

“Gli addetti stampa non sono un lusso da permettersi solo in tempi di vacche grasse: la funzione dell'informazione e della comunicazione istituzionale è irrinunciabile, anzi ancor più necessaria nel momento in cui crescono le difficoltà e quindi occorre comunicare le scelte del Comune con ancora maggiore capacità, precisione e trasparenza”.

“Gli addetti stampa non sono un lusso da permettersi solo in tempi di vacche grasse: la funzione dell'informazione e della comunicazione istituzionale è irrinunciabile, anzi ancor più necessaria nel momento in cui crescono le difficoltà e quindi occorre comunicare le scelte del Comune con ancora maggiore capacità, precisione e trasparenza”.

Questo un passaggio di un documento (“L'informazione istituzionale non è una scelta superflua: è un diritto dei cittadini e un dovere della pubblica amministrazione”) che la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) ha inviato ai sindaci italiani, in particolar modo ai neo-eletti, per sottolineare “il fondamentale ruolo delle strutture che nell'ambito della Pubblica Amministrazione e dei Comuni in primo luogo, hanno il compito di rendere trasparenti e comprensibili le attività delle amministrazioni, le ragioni delle loro scelte e le relative conseguenze, fuori da ogni impostazione propagandistica e di parte”.
L'appello, firmato dal presidente Fnsi Giovanni Rossi, è stato rilanciato questa mattina a Firenze nella sede di Assostampa Toscana, il sindacato dei giornalisti, alla presenza dello stesso Rossi e del presidente Ast Paolo Ciampi. Per Anci Toscana è intervenuto il coordinatore della Consulta dei piccoli Comuni Pierandrea Vanni.
Evidenziato come “se spesso le scelte e le politiche delle amministrazioni locali non sono comprese è anche perché non comunicate con professionalità e, a volte, con un taglio giornalistico conseguenza della mancata istituzione di uffici stampa professionalizzati”, l'appello Fnsi ricorda ai sindaci l'esistenza di una legge nazionale (la 150/2000) che regola l'informazione negli enti pubblici. Ed è proprio in base a questa norma – prosegue il documento – che “la convinzione in base alla quale il rapporto con i giornalisti pubblici debba essere fiduciario e quindi a termine è errata in quanto per tale tipo di rapporto la legge prevede un'altra figura, cioè quella del portavoce”.
Fnsi e associazioni regionali sono “pienamente disponibili a collaborare con le amministrazioni comunali e con ogni altro Ente per individuare le soluzioni migliori” combattendo anche “la precarizzazione del lavoro che oggi tutti contestano e vorrebbero superare”.
“Anci Toscana – ha detto Pierandrea Vanni – è disponibile e interessata a un confronto con l'Associazione Stampa per concordare forme concrete di collaborazione tese a diffondere il ricorso alla legge 150/2000, ad incrementare la trasparenza e la completezza dell'informazione, a promuovere iniziative per la ulteriore qualificazione delle figure professionali, anche alla luce del crescente ruolo delle nuove tecnologie, impegnate nei Comuni e nelle Unioni dei Comuni”. Firenze, 18 giugno 2014

GIORNALISTI: ROSSI(FNSI), TUTELARE ADDETTI STAMPA DEI COMUNI

 

"L'informazione è un diritto dei cittadini e un dovere delle amministrazioni". Lo ha sottolineato Giovanni Rossi, presidente della Fnsi, che a Firenze ha rilanciato l'appello ai sindaci a tutelare il ruolo degli addetti stampa che "hanno il compito di rendere trasparenti e comprensibili le attività delle amministrazioni", in uffici stampa professionalizzati e non costruiti sul solo rapporto fiduciario, in linea con la legge 150/2000.
Con Rossi, che ha espresso preoccupazione per i numeri degli uffici stampa pubblici, hanno rilanciato l'appello il presidente di Ast Paolo Ciampi, il quale ha sottolineato i segnali di criticità emersi in Toscana, con riferimento anche alla situazione presso il Comune di Firenze, e il presidente della consulta dei piccoli Comuni di Anci Toscana Pierandrea Vanni, che ha dichiarato come l'associazione sia "disponibile e interessata" a un confronto con l'Ast sul tema.
"Secondo i dati del nostro istituto di previdenza – ha spiegato Rossi - dalla fine del 2013 a marzo 2014 si sono perse già 88 posizioni, 88 colleghi che o hanno perso il lavoro o sono stati spostati, dentro l'amministrazione, in ruoli diversi da quello giornalistico. È un segnale d'allarme molto grave, soprattutto se rapportato al fatto che il mercato del lavoro giornalistico è in fortissima crisi in tutti i settori". (FIRENZE, 18 GIUGNO - ANSA)

 

A 14 ANNI DALL'ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE 150/2000
“PALAZZI DI VETRO”: SPECIALE “TESTIMONIANZE
IN RICORDO DI GIACOMO DI IASIO

 Nell'occasione è stata anche presentata la sezione monotematica dell'ultimo numero (494) della rivista “Testimonianze” dedicata proprio a stato e prospettive dell'informazione pubblica a 14 anni dall'entrata in vigore della legge 150.
“Il Palazzo di vetro. Comunicazione e trasparenza nel rapporto fra istituzioni e cittadini” - questo il titolo della sezione nel numero della rivista fondata da padre Ernesto Balducci – esce, ha detto il direttore Severino Saccardi, anche “come riconoscenza verso Giacomo Di Iasio, giornalista e dirigente della Regione Toscana, che si è battuto con intelligenza, passione ed energia per fare dell'informazione un autentico servizio nell'interesse delle istituzioni e nel rispetto dei dettami costituzionali”. Di Iasio è prematuramente scomparso nel novembre 2011.
20 i contributi che formano la sezione monotematica curata da Severino Saccardi, Simone Siliani, Dino Castrovilli e Mauro Banchini: fra gli altri hanno scritto Vannino Chiti già presidente di Regione Toscana e vicepresidente del Senato, Pasquale Cascella già direttore dell'ufficio stampa del Quirinale, Giorgio Morales già sindaco di Firenze e difensore civico della Regione Toscana oltre a docenti universitari, rappresentanti di associazioni di cittadini, giornalisti.

 

@fnsisocial

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