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Associazioni 01 Giu 2010

Assostampa Ligure: “A Genova presidio in Prefettura, cinquecento no al decreto intercettazioni”

Cinquecento persone hanno partecipato ieri pomeriggio al presidio di fronte alla Prefettura di Genova, promosso dalla Cgil, dalla Associazione Ligure dei Giornalisti-Fnsi, dal Pd al quale hanno aderito diverse associazioni impegnate sul tema della libertà di stampa e contro il provvedimento in discussione al parlamento sulle intercettazioni.

Cinquecento persone hanno partecipato ieri pomeriggio al presidio di fronte alla Prefettura di Genova, promosso dalla Cgil, dalla Associazione Ligure dei Giornalisti-Fnsi, dal Pd al quale hanno aderito diverse associazioni impegnate sul tema della libertà di stampa e contro il provvedimento in discussione al parlamento sulle intercettazioni.

Walter Fabiocchi, segretario camerale della  Cgil e Marcello Zinola, della Fnsi, hanno ricordato come il tema-intercettazioni sia una nuova questione “morale” sul fronte dei diritti che coinvolge e deve coinvolgere tutti al di là delle appartenenze politiche, sindacali, di partito e professionali. Fabiocchi e Zinola hanno ricordato come il provvedimento rientri in una più ampia serie di politiche deregulation che hanno anche come obiettivo la revisione dei diritti sanciti dallo statuto dei lavoratori.

Un appuntamento significativo a un mese dalle celebrazioni che si svolgeranno a Genova per il 50° del 30 giugno del 1960, quando la città si ribellò al congresso neofascista. Da lì, è stato ricordato, iniziò una lenta ma significativa crescita democratica anche se caratterizzata negli anni Sessanta da molti scontri di piazza che costarono la vita a molti lavoratori.

Variegata ed eterogenea la partecipazione al presidio: giornalisti delle testate di Repubblica, Il Secolo XIX, Rai, molti colleghi free lance, blogger, popolo viola e “semplici cittadini”, quei cittadini ai quali ci rivolgiamo come Fnsi in questa battaglia per uno dei diritti inalienabili, quello del fare e ricevere informazione. E che sono protagonisti di queste iniziative con i loro simboli, le loro idee, le loro bandiere.

Un presidio che per i giornalisti liguri e la “Ligure” ha avuto anche un significato duplice alla luce del risultato delle elezioni per il rinnovo del consiglio dell’Ordine che ha visto l’elezione di tutti i candidati che si sono riconosciuti, provenendo da diverse esperienze, nel programma di Unità per la riforma, con al centro, tra gli altri temi, quello del decreto intercettazioni e dei diritti-doveri dei giornalisti.

 

@fnsisocial

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