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Associazioni 28 Set 2009

Assostampa Ligure: perquisito un giornalista del Corriere Mercantile

Il fatto: cronista pubblica una notiziaLa conseguenza: indagato, perquisito, sequestrate agende, telefono e computerLa risposta: continuiamo a lavorare così e il 3 ottobre aderiamo alla manifestazionecontro la censura e limitazioni di ogni tipo e colore al diritto dovere di fare e ricevere informazione

Il fatto: cronista pubblica una notizia
La conseguenza: indagato, perquisito, sequestrate agende, telefono e computer
La risposta: continuiamo a lavorare così e il 3 ottobre aderiamo alla manifestazione
contro la censura e limitazioni di ogni tipo e colore al diritto dovere di fare e ricevere informazione

Il fatto: un cronista del Corriere Mercantile, pubblica una notizia inerente un fatto di cronaca di rilievo (lo zaino pieno di esplosivo rimasto “depositato” per anni nel servizio bagagli della stazione ferroviaria di Genova Principe) che ha portato a indagini importanti con indagati.

L’“ovvietà”: il giornalista viene oggi perquisito (redazione, abitazione e auto) con il sequestro della sua postazione di lavoro, del telefonino di lavoro e di una agenda su disposizione della procura di Genova che lo ha indagato.

Si potrebbe riscrivere quanto detto e sostenuto da sempre: i giornalisti svolgono il loro lavoro, cercano notizie con fatica (non le pagano) e con i giornali per i quali lavorano, le pubblicano, commentano, approfondiscono.

Cosa che ha regolarmente fatto il collega del “Mercantile”. Esprimere solidarietà è scontato e, ormai, anche deprimente (e amaro) di fronte a episodi che si ripetono in ogni piazza mediatica (e giudiziaria) italiana.

La solidarietà migliore è continuare a lavorare in questo modo. E’ la migliore risposta a chi per lavoro ci indaga, a chi per interesse e speculazione (a seconda degli interessi, ovvero il mondo della politica) ci attacca o blandisce a seconda delle situazioni.

Ed è anche l’occasione per ricordare la manifestazione sulla libertà di stampa del 3 ottobre, promossa dalla Fnsi, in piena autonomia. Chi vi aderisce difende, pur nella differenza di culture e passioni politiche, il diritto dovere di fare informazione e condivide l’iniziativa della Federazione Nazionale della Stampa. E’ questo l’unico “cappello” (della Fnsi) consentito alla manifestazione.

IL SEGRETARIO

Marcello Zinola

 

@fnsisocial

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