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Associazioni 01 Lug 2010

Assostampa Puglia alla giornata di mobilitazione contro la legge bavaglioIl documento approvato dall’Assemblea

I giornalisti pugliesi hanno aderito alla Giornata di mobilitazione contro il ddl sulle intercettazioni proclamata dalla Fnsi, in vista della Giornata del silenzio dell’informazione indetta per il 9 luglio. Nel corso dell’assemblea dell’Associazione della Stampa di Puglia, alla quale ha aderito l’Ordine dei giornalisti della Puglia, sono stati approfonditi i punti controversi del ddl sulle intercettazioni che, se approvati, introdurrebbero un inaccettabile bavaglio all’informazione, impedendo l’esercizio del diritto di cronaca e cancellando il diritto dei cittadini, sancito peraltro dalla Convenzione europea per i diritti dell’uomo, di essere informati. Ai giornalisti pugliesi ha espresso solidarietà il segretario regionale del Pd Puglia, Sergio Blasi, che ha assicurato l’impegno del proprio partito in parlamento per scongiurare l’approvazione della cosiddetta “legge bavaglio”.

I giornalisti pugliesi hanno aderito alla Giornata di mobilitazione contro il ddl sulle intercettazioni proclamata dalla Fnsi, in vista della Giornata del silenzio dell’informazione indetta per il 9 luglio. Nel corso dell’assemblea dell’Associazione della Stampa di Puglia, alla quale ha aderito l’Ordine dei giornalisti della Puglia, sono stati approfonditi i punti controversi del ddl sulle intercettazioni che, se approvati, introdurrebbero un inaccettabile bavaglio all’informazione, impedendo l’esercizio del diritto di cronaca e cancellando il diritto dei cittadini, sancito peraltro dalla Convenzione europea per i diritti dell’uomo, di essere informati. Ai giornalisti pugliesi ha espresso solidarietà il segretario regionale del Pd Puglia, Sergio Blasi, che ha assicurato l’impegno del proprio partito in parlamento per scongiurare l’approvazione della cosiddetta “legge bavaglio”.

Al termine della manifestazione, una delegazione di giornalisti, guidata dal presidente dell’Assostampa di Puglia, Raffaele Lorusso, e dal segretario dell’Ordine dei giornalisti della Puglia, Gaetano Campione, ha partecipato al confronto pubblico promosso a Palazzo di Città dal sindaco di Bari, Michele Emiliano. Durante l’iniziativa, alla quale hanno aderito anche Cgil, Cisl e Uil, Emiliano ha annunciato di voler proseguire nella raccolta di firme avviata dall’amministrazione comunale del capoluogo pugliese contro la “legge bavaglio”. “E’ un atto che non ha niente di poltico – ha precisato Emiliano – ma ha soltanto un significato di impegno civico per salvaguardare il diritto dei magistrati di fare le indagini, il dei giornalisti di informare e il dei cittadini di ricevere notizie. Senza la mobilitazione di magistratura, stampa e opinione pubblica a Bari non sarebbe stato possibile sconfiggere le organizzazioni criminali che negli anni passati avevano messo le mani sulla città”.

Alla fine della giornata, una delegazione di giornalisti è stata ricevuta in Prefettura dal capo di gabinetto del prefetto, dott. Donato Cafagna, al quale è stato consegnato il documento approvato all’unanimità dall’assemblea perché venga trasmesso al governo e al parlamento.

Di seguito, il testo integrale del documento:

 

“L’Assemblea dell’Associazione della Stampa di Puglia, riunita a Bari, nella sede in strada Palazzo di Città, 5, nell’aderire alle iniziative di mobilitazione indette dalla Federazione nazionale della Stampa, ribadisce la necessità di rivedere profondamente il ddl che introduce il divieto assoluto di pubblicare, anche per riassunto, le intercettazioni, già a disposizione dell’indagato, fino alla conclusione delle indagini preliminari.

“I giornalisti pugliesi riconoscono che, in passato, ci possano essere stati casi di abuso, con danni all’immagine e alla privacy di persone anche estranee alle inchieste. La doverosa tutela dei terzi non coinvolti nelle indagini non giustifica però in alcun modo la previsione di norme che, se approvate, sarebbero in netto contrasto con la stessa Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La notizia non è mai reato, come invece prevede la cosiddetta “legge bavaglio”, perché esiste il diritto dei cittadini di essere informati, a tutela stessa delle istituzioni democratiche. Per questa ragione i giornalisti pugliesi respingono le limitazioni e le sanzioni, peraltro inaudite sia per i giornalisti che per gli editori, in materia di cronaca giudiziaria. Invitano pertanto tutti i parlamentari e il governo a prendere in considerazione la possibilità di stralciare questa materia dal ddl in discussione, prevedendo in prospettiva un altro ddl, più organico, che intervenga anche sulla legge professionale per adeguarla al diritto dei cittadini alla completa e leale informazione. In particolare, chiedono ai parlamentari iscritti all’Ordine dei giornalisti di far valere, in caso di votazione, le ragioni della libertà di stampa e dell’esercizio della professione giornalistica, opponendosi all’approvazione del ddl.

“L’Associazione della Stampa di Puglia sarà al fianco di tutti i giornalisti che, in caso di approvazione del ddl, potrebbero essere colpiti semplicemente per aver svolto soltanto il loro lavoro”.

Bari, 1 luglio 2010

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

 

@fnsisocial

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