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Freelance 14 Nov 2011

Bomba carta esplode nella casa della freelance Malcangi collaboratrice della “Gazzetta del Mezzogiorno”

Una bomba carta è stata fatta esplodere domenica 6 novembre davanti all'abitazione di Rosaria Malcangi, giornalista freelance pugliese, corrispondente da Ruvo e Terlizzi per la Gazzetta del Mezzogiorno. La bomba, un ordigno di fabbricazione rudimentale, è esploso di notte, alcuni chilometri fuori dal centro abitato di Ruvo, quando in casa si trovavano i genitori della giornalista.

Una bomba carta è stata fatta esplodere domenica 6 novembre davanti all'abitazione di Rosaria Malcangi, giornalista freelance pugliese, corrispondente da Ruvo e Terlizzi per la Gazzetta del Mezzogiorno. La bomba, un ordigno di fabbricazione rudimentale, è esploso di notte, alcuni chilometri fuori dal centro abitato di Ruvo, quando in casa si trovavano i genitori della giornalista.

L'esplosione ha causato un piccolo cratere nel giardino e alcuni limitati danni. Un atto a scopo intimidatorio, com'è stato chiarito, dato che la bomba era stata riempita solo parzialmente di polvere pirica, altrimenti avrebbe avuto effetti devastanti.
Un attentato di cui Rosaria Malcangi non sa trovare un movente preciso: “Non mi occupo di mafia, né faccio inchieste. Certo, però, che, scrivendo della vita quotidiana, di cronaca politica e andando a verificare gli atti delle pubbliche amministrazioni, sicuramente più volte ho scritto cose che hanno dato fastidio” ha commentato la collega. I carabinieri di Ruvo hanno segnalato il fatto alla Procura della Repubblica di Trani.
La Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, appena conosciuto l'episodio, ha contattato la collega manifestandole piena solidarietà.
La Commissione sottolinea che si tratta di una drammatica conferma del fatto che i collaboratori dei giornali non sono solo un'insostituibile fonte d'informazione diffusa sul territorio, ma se seguono con attenzione  la cronaca locale possono anche toccare interessi e a divulgare informazioni che talvolta si vorrebbe invece tenere nascoste. Eppure i collaboratori sono quasi sempre sottopagati, senza sicurezze professionali, possono anche rischiare l'incolumità, ma sono i primi a venir penalizzati se si tagliano i budget o quando le testate entrano in crisi.
Sui trattamenti retributivi e sulla corretta applicazione degli accordi contrattuali per i collaboratori - sottolinea la Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi - è necessaria una vigilanza costante tramite i Comitati ed i fiduciari di redazione. E, d'intesa con le Associazioni regionali della stampa e la Fnsi, vanno attuate stringenti politiche a tutela del lavoro di collaboratori e freelance, e del loro prezioso contributo al servizio informativo quotidianamente reso ai cittadini.
Il Comitato di redazione della Gazzetta e l’Assostampa di Puglia condannano il vile atto intimidatorio nei confronti della collega Rosaria Malcangi e auspicano che forze dell’ordine e magistratura facciano subito piena luce identificando i responsabili. In particolare, il cdr sottolinea come l’inqualificabile voglia di creare un clima di paura non farà desistere la Gazzetta e i suoi giornalisti nell’opera di informazione libera da bavagli e da condizionamenti di ogni genere.

 

@fnsisocial

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