CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Associazioni 01 Lug 2010

Centinaia di persone in piazza a Trieste per protestare contro l'attacco alla libertà di stampa La partecipazione del Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia

A Roma, a Milano, a Trieste e in molte altre città italiane migliaia di persone sono scese ieri in piazza per dire no alla 'legge bavaglio' giornalisti, persone impegnate nel mondo della cultura, esponenti politici dell'opposizione, ma anche molti comuni cittadini ed esponenti della società civile. In tutta Italia si sono svolte le manifestazioni di protesta promosse dalla Fnsi contro il ddl sulle intercettazioni che prevede sanzioni severe per i mezzi di informazione che pubblicheranno i testi delle conversazioni intercettate durante le indagini giudiziarie e che ne limita anche l'utilizzo da parte dei magistrati.

A Roma, a Milano, a Trieste e in molte altre città italiane migliaia di persone sono scese ieri in piazza per dire no alla 'legge bavaglio' giornalisti, persone impegnate nel mondo della cultura, esponenti politici dell'opposizione, ma anche molti comuni cittadini ed esponenti della società civile. In tutta Italia si sono svolte le manifestazioni di protesta promosse dalla Fnsi contro il ddl sulle intercettazioni che prevede sanzioni severe per i mezzi di informazione che pubblicheranno i testi delle conversazioni intercettate durante le indagini giudiziarie e che ne limita anche l'utilizzo da parte dei magistrati.

 

Il raduno principale si è svolto a Roma, in piazza Navona, in una lunga non stop condotta da Tiziana Ferrario, giornalista del Tg1, e dall'attrice Ottavia Piccolo. Molto applaudito l’intervento dello scrittore Roberto Saviano.

«Oggi si inaugura la giornata della resistenza civile del 21 secolo che mai avremmo pensato di inaugurare - ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi, nel discorso di apertura della kermesse dal palco della Capitale -. Non la faremo clandestinamente ma alla luce del sole ripeteremo che la libertà è un bene fondamentale, che è conoscenza, chi considera l'informazione un pericolo sarà sconfitto».

A Trieste centinaia di persone hanno partecipato al presidio con volantinaggio organizzato dall’Assostampa Fvg in Piazza Unità.

 

DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, L'1 LUGLIO A TRIESTE, ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO

Anche il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia ha partecipato alla manifestazione-presidio contro la legge bavaglio, tenutasi giovedì 1 luglio a Trieste, in Piazza dell'Unità d'Italia: in un intervento al microfono e in un volantino sono state denunciate le insostenibili condizioni in cui sono costretti a lavorare migliaia di giornalisti freelance, che solitamente si vedono retribuire un servizio tra i 3 e i 10-15 euro, al lordo delle tasse, dei contribuiti e delle spese sostenute.
“I cittadini, ma spesso anche i politici” ha spiegato il neo-eletto coordinatore della Commissione nazionale per il lavoro autonomo della FNSI, Maurizio Bekar “non sanno che sono proprio i freelance a realizzare parti importanti dell'informazione locale e nazionale. Ma quando il giornalista è sottopagato e senza tutele è difficile garantire un'informazione di qualità e realmente indipendente, perchè il freelance vive ogni giorno sotto il ricatto economico, e rischia di perdere il lavoro se scrive di cose sgradite ai potenti, o se non è ossequiente alle pressioni, ai condizionamenti o alle richieste di favori che ogni giornalista prima o poi riceve”.
“E’ triste” ha concluso nel suo volantino il Coordinamento gironalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia “che in un momento in cui l’attenzione di tutti noi, che operiamo nel mondo dell’informazione, dovrebbe essere rivolta a temi quali l’etica, la libertà e la qualità dell’informazione, non sia garantita nemmeno la nostra mera sopravvivenza”.
Il testo del volantino distribuito alla manifestazione di Trieste:
CONTRO RETRIBUZIONI VERGOGNOSE, PER UN’ INFORMAZIONE DI QUALITA’

Cari lettori (e radioascoltatori, telespettatori…), 
il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia vuole portare alla vostra attenzione la difficile situazione economica di alcune centinaia di giornalisti precari e freelance che lavorano nella nostra Regione, e di migliaia in tutta Italia.
Purtroppo pagare 3, 5 o 10 euro un loro articolo o servizio radio-televisivo è una pratica non solo molto diffusa, ma anche considerata “un normale prezzo di mercato” da troppi editori, grandi e piccoli.
Forse i lettori non sanno:
- che per raccogliere le informazioni per gli articoli il freelance deve usare quasi sempre i propri mezzi: automobile, motorino, cellulare, internet, e ovviamente a spese sue…
- che per scrivere un articolo di 2.000-3.000 battute può tranquillamente perdere alcune ore…
… e che per questo lavoro riceverà un compenso che in molti casi non supera i 12 euro lordi (da cui vanno appena detratte le tasse, i contributi, le spese) !
Come Coordinamento esprimiamo il nostro sdegno per delle retribuzioni che reputiamo irrisorie ed offensive. E denunciamo all’opinione pubblica che fare finta di niente, non opporsi a queste vergognose condizioni di lavoro, significa sostenere di fatto lo sfruttamento di centinaia di collaboratori freelance, giovani e meno giovani, che con il loro costante lavoro, riempiono le pagine dei nostri quotidiani e forniscono ogni giorno servizi alle televisioni e alle radio private.
E’ triste che in un momento in cui l’attenzione di tutti noi, che operiamo nel mondo dell’informazione, dovrebbe essere rivolta a temi quali l’etica, la libertà e la qualità dell’informazione, non sia garantita nemmeno la nostra mera sopravvivenza.

@fnsisocial

Articoli correlati