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Un momento della presentazione
Associazioni 05 Apr 2024

Città di Castello, nasce 'Edicola alla residenza protetta': servizio dedicato agli ospiti della 'Muzi Betti'

Al progetto, che ha ottenuto il patrocinio e sostegno di Ordine dei giornalisti, Fnsi e Asu, il plauso del sottosegretario all'Editoria, Alberto Barachini.

Dopo il caffè, la colazione, la fisioterapia e i laboratori, un momento da dedicare alla lettura di giornali e libri. Si chiama 'edicola alla residenza protetta'. È il primo progetto di questo genere riservato agli ospiti, anziani e adulti in condizioni di disagio, e/o di non autosufficienza, e/o disabilità dell'Azienda dei Servizi alla Persona 'Muzi Betti', che da ha preso il via venerdì 5 aprile 2024 presso la storica struttura di Città di Castello.

Grazie alla disponibilità di un privato che ha garantito la copertura economica del progetto, ideato e promosso dal Comune attraverso il Servizio Stampa e i Servizi Sociali, gli anziani e gli ospiti potranno leggere, sette giorni su sette, festivi compresi, alcuni quotidiani con cronaca locale, regionale e nazionale in un angolo dedicato alla lettura dove fa bella mostra di sé anche una libreria con volumi e libri a portata di mano. Franco, Dina, Franca, Patrizia, Gianluca, Claudio, Manè, Roberto, Giuseppe, Caterina, Lidia e Alberto sono stati i primi entusiasti fruitori di questo servizio che ripropone all'interno della Residenza Protetta scene di vita quotidiana come l'immancabile appuntamento mattutino in edicola con l'acquisto dei giornali.

Il progetto, che ha registrato il sostegno e patrocinio dell'Ordine dei giornalisti nazionale e regionale, della Fnsi e di Asu, si basa prima di tutto sulla diffusione della lettura dei giornali come strumento e buona pratica vitale di informazione sui fatti e avvenimenti in particolare della propria comunità locale, e non solo, e sulla necessità di dare sempre più risalto, anche nei canali istituzionali, alle notizie che riguardano gli anziani e la terza età, prevedendo talvolta su questioni di particolare interesse sociale anche il coinvolgimento di sindaco, amministratori pubblici e dirigenti del Comune di Città di Castello pronti ad illustrare agli ospiti notizie e fatti riportati dai giornali stessi che magari interessano da vicino.

«Il progetto, visto il progressivo invecchiamento della popolazione e l'aumento dell'incidenza di malattie degenerative legate all'età, consentirà di sperimentare direttamente e favorire la lettura a fini terapeutico-sociali, dato che leggere, ormai è scientificamente acclarato, è un elemento fondamentale per l'apprendimento e la crescita personale. Un gesto semplice e talvolta scontato per noi, che renderà i nostri ospiti felici e parte attiva di ogni giornata: ne sono sicura saranno felici di alzarsi per poi recarsi nell'angolo riservato alla lettura», ha detto Annalisa Lelli, presidente dell'Asp 'Muzi Betti'.

Con lei e con i componenti del Consiglio di amministrazione, il direttore sanitario Sara Algeri e tutto il personale medico e gli addetti che lavorano nella struttura, alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato anche il sindaco Luca Secondi, l'assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, la coordinatrice del Sociale del Distretto Altotevere Usl Umbria1 Anna Maria Angeli, il dottor Alberto Trequattrini, dirigente medico neurologo e psichiatra e responsabile Struttura Semplice 'Disturbi Cognitivi Aziendali' Usl Umbria 1, il presidente della cooperativa 'La Rondine' Luciano Veschi e i rappresentanti regionali e nazionali di Ordine dei giornalisti e Fnsi: il presidente umbro Mino Lorusso, il consigliere nazionale del Cnog Antonello Menconi e Luana Pioppi vicepresidente Asu e componente della giunta Fnsi.

Presente anche la giornalista Veronica Marino, portavoce del sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini, che ha voluto essere presente attraverso un videomessaggio. «Informare è rendere consapevoli, rendere partecipi alla vita della collettività, aumentare la propria coscienza civica. Per questa ragione – ha dichiarato il sottosegretario – tanto più in un momento particolarmente sfidante per l'editoria, sono grato al Comune di Città di Castello che con l'Asp 'Muzi Betti' ha dato vita ad una iniziativa, 'Edicola alla residenza protetta', per supportare la diffusione della lettura e in particolare offrire un servizio agli ospiti della struttura che così riceveranno i giornali regionali e nazionali».

Leggere fa bene alla salute e aiuta a vivere bene e meglio. «Oramai – ha precisato il dottor Alberto Trequattrini – sono note e codificate le terapie non farmacologiche efficaci nel trattamento del deterioramento cognitivo (terapia di orientamento alla realtà, terapie occupazionali, musicoterapia). La loro utilità è dimostrata sostanzialmente nel 100% dei casi. Si tratta di interventi semplici, personalizzati e/o a livello di gruppo che, naturalmente, non guariscono la malattia, ma incidono sensibilmente sulla progressione della stessa e sulla qualità di vita dei pazienti. A questo proposito l''edicola alla residenza protetta' rappresenta un intervento di alto profilo culturale. Presuppone una conoscenza approfondita delle problematiche legate alla demenza (circa il 50% degli ospiti in residenze protette è affetta da demenza) ed una virtuosa volontà di prendersi cura e non solo curare questa fragile popolazione. Si tratta di un progetto semplice, di sicuro successo che costituirà un volano per altre importanti iniziative volte a migliorare la qualità di vita dei pazienti, delle famiglie e della società».

Anche il direttore sanitario della Asp 'Muzi Betti', Sara Algeri, ha evidenziato come «la lettura rivesta un ruolo fondamentale per il mantenimento delle attività cognitive nelle persone anziane, che attraverso i giornali e libri hanno la possibilità di allenare la mente per ricordare nomi, eventi e luoghi, ma anche di viaggiare con il pensiero e guardare la vita da diverse prospettive».

La coordinatrice del Sociale del Distretto Altotevere Usl Umbria1, Anna Maria Angeli, nel portare il saluto del direttore Daniela Felicioni ed esprimere la soddisfazione per il progetto socio-sanitario ha messo in risalto la rete virtuosa che è stata attivata fra più soggetti pubblico-privati per realizzarlo: «Un ulteriore tassello che va a comporre un mosaico complessivo di interventi e servizi sul territorio per gli anziani e persone non autosufficienti».

Il presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Umbria, Mino Lorusso, e il consigliere nazionale Antonello Menconi, delegato a rappresentare il presidente Carlo Bartoli, hanno definito il progetto di Comune e ufficio stampa, «un modello di eccellenza sia dal punto di vista socio-culturale che informativo. È infatti importante, per una società inclusiva, mantenere attive e partecipi le generazioni: in costante dialogo, in stretto rapporto di condivisione delle dinamiche sociali. L'informazione rappresenta una finestra sempre aperta sul mondo ed essere informati significa essere parte del mondo stesso. Un diritto che non ha età e che, anzi, con gli anni acquisisce sempre più importanza in tema di tutela e di qualità della vita».

«La lettura aiuta a mantenere in attività, la lettura dei giornali a mantenere il contatto con il mondo che ci circonda. Grazie all'iniziativa di Città di Castello, i quotidiani arriveranno direttamente nella casa di riposo. Un'iniziativa che vorrei che venisse ripetuta in tutto il Paese, in tutte le case di riposo italiane. Il giornale è vita migliore», ha dichiarato in un messaggio Alessandra Costante, segreteria generale della Fnsi.

Di «bellissima giornata per la vita del Paese, per la categoria dei giornalisti e per il reciproco rapporto fra i mezzi di informazione, in questo caso i giornali e libri con gli anziani e le persone 'fragili'», ha parlato Luana Pioppi, che ha portato il saluto dei vertici di Asu e Fnsi, Massimiliano Cinque, Alessandra Costante e Vittorio di Trapani. «Quello che è stato presentato oggi a Città di Castello è senza dubbio un progetto che ci rende orgogliosi e che potrà rappresentare, grazie ai colleghi Giorgio Galvani e Marco Baruffi che lo hanno ideato e a coloro che lo hanno sostenuto, un riferimento in ambito nazionale da poter sviluppare ed ampliare».

Il sindaco Luca Secondi e l'assessora Benedetta Calagreti, nel ringraziare il sottosegretario Barachini e la portavoce Marino per la loro presenza ed il sostegno al progetto hanno parlato di buone pratiche umane e sociali che attraverso la lettura dei quotidiani e dei libri puntano sempre più a coinvolgere gli ospiti della residenza protetta e farli sentire con orgoglio parte attiva della comunità locale. «Grazie a chi ha pensato e dato le gambe a questo bellissimo progetto, il nostro ufficio stampa, grazie a chi lo ha finanziato e a tutti i soggetti che a vari livelli sono coinvolti direttamente nella struttura, nelle redazioni dei giornali, mezzi di informazione ed associazioni di categoria ed ordinistiche. Oggi è davvero una bella giornata», hanno ribadito.

«Il Comune attraverso il Servizio Stampa e Agenzia CdcNotizie – ha precisato il capo ufficio stampa Giorgio Galvani affiancato dal collega Marco Baruffi – si impegna a realizzare e dare risalto attraverso una sezione informativa denominata 'notizie d'argento' (con apposita grafica anche nella carta intestata ufficiale dei comunicati stampa diramati dall'agenzia stessa ed uno spazio sul sito istituzionale) relativa ad informazioni, progetti, iniziative, notizie che riguardano a 360 gradi il 'pianeta' anziani e la terza età in genere».

Al termine della presentazione del progetto Veronica Marino, portavoce del sottosegretario Barachini, ha consegnato alla presidente Asp 'Muzi Betti', Annalisa Lelli, alcune copie del libro 'Il mondo invisibile e la Casa delle Rose Selvatiche' (Anima Edizioni), di cui lei stessa è autrice, per contribuire all'allestimento della libreria realizzata nello spazio della struttura dedicato alla lettura. Il libro narra la storia di Adelisa, una novantenne che si accorge di non aver mai vissuto veramente. A fare da cornice alla storia la città di Roma, con i suoi luoghi misteriosi e magici, come la Casa delle Rose Selvatiche, dove la protagonista condivide l'ospitalità con altri anziani, offrendo spunti e occasioni alle vicissitudini dei personaggi che, con apparente casualità, si incontrano intrecciando le loro vite. Adelisa decide di raccontare la sua straordinaria avventura per renderne partecipi gli altri e sceglie la narratrice perché la aiuti a raccontarla.

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