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Dibattito Fnsi 12 Nov 2010

Comitato per la libertà e il diritto all’informazione: “No al collasso di cento testate e migliaia di giornalisti e lavoratori. Richiesta di incontro al Presidente della commissione Bilancio della Camera”

“Nonostante i correttivi dell’ultima ora si sta delineando un vero e proprio collasso dell’informazione. In queste ore, infatti, si sta decidendo la sorte di circa novanta testate, un pezzo fondamentale dell’informazione italiana. Si tratta di quotidiani e periodici cooperativi, di idee, no profit e di partito. Tutto ciò in un quadro di profonda crisi dell’editoria che vede, solo tra i giornalisti 384 cassintegrati, 450 in contratto di solidarietà e 1.370 in disoccupazione. E’del tutto chiaro che se queste testate chiudessero, gran parte di loro non tornerebbe più a lavorare.

“Nonostante i correttivi dell’ultima ora si sta delineando un vero e proprio collasso dell’informazione. In queste ore, infatti, si sta decidendo la sorte di circa novanta testate, un pezzo fondamentale dell’informazione italiana. Si tratta di quotidiani e periodici cooperativi, di idee, no profit e di partito. Tutto ciò in un quadro di profonda crisi dell’editoria che vede, solo tra i giornalisti 384 cassintegrati, 450 in contratto di solidarietà e 1.370 in disoccupazione. E’del tutto chiaro che se queste testate chiudessero, gran parte di loro non tornerebbe più a lavorare.

Lo stesso Governo ha capito la gravità della situazione e ha stanziato, infatti, 60 milioni per incrementare il fondo editoria (in precedenza ridotto da 414 milioni a 195, gran parte dei quali destinato ad altre finalità). Pur tuttavia la decisione del Governo appare inefficace, non solo perché le risorse stanziate risultano insufficienti al fabbisogno ma perché inutilizzabili se non viene ricostituito il diritto soggettivo, condizione indispensabile per avere anticipi dalle banche ai fini della necessaria liquidità.

Sono osservazioni che sottoponiamo alla commissione Bilancio della Camera che si sta discutendo la legge di stabilità 2011 alla quale numerosi parlamentari hanno proposto emendamenti a sostegno di questa parte dell’editoria per evitare una drastica decimazione del settore.

C’è inoltre da notare che i 40 milioni richiesti e la ricostituzione del diritto soggettivo rappresentano un onere assolutamente più basso di quanto occorrerà per finanziare la cassa integrazione e i contratti di solidarietà, senza contare la perdita dei contributi previdenziali a causa  delle chiusure. Il Comitato per la libertà ed il diritto all’informazione, riunitosi oggi d’urgenza nella sede della Fnsi, ha chiesto un incontro immediato per la giornata di domani, sabato 13 novembre, alla Presidenza ed ai capigruppo della commissione Bilancio della Camera per rappresentare questa drammatica situazione e scongiurare un durissimo colpo all’occupazione e al pluralismo”.

@fnsisocial