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Dibattito Fnsi 03 Gen 2011

Congresso pensionati: documento di un gruppo di delegati eletti in varie regioni: "Fondo di perequazione, e nuovo welfare per i giornalisti, queste le priorità per un nuovo gruppo dirigente, in stretto collegamento con la Fnsi e in difesa dei pensi

Pubblichiamo un documento sottoscritto da un gruppo di colleghi pensionati eletti delegati al Congresso dell'Unione nazionale giornalisti pensionati che si terrà a Bergamo il 9 e 10 gennaio 2011.

Pubblichiamo un documento sottoscritto da un gruppo di colleghi pensionati eletti delegati al Congresso dell'Unione nazionale giornalisti pensionati che si terrà a Bergamo il 9 e 10 gennaio 2011.

In una fase acuta di crisi economica e sociale si aprono due importati congressi dei giornalisti italiani. A Bergamo, dall’11 al 14, si riuniranno i trecento delegati della Fnsi e, il 9 e 10,i sessanta delegati dell’Unione nazionale giornalisti pensionati, organismo sindacale di base della Federazione nazionale della stampa italiana. Noi pensionati eletti in varie regioni crediamo sia indispensabile che il nostro Congresso individui le priorità sulle quali costruire il nuovo gruppo dirigente. E’ sotto gli occhi di tutti che a pagare i prezzo della crisi sono in primo luogo le fasce deboli, giovani e pensionati a basso reddito. Ed è altrettanto chiaro che le pensioni di domani saranno molto più deboli di quelle che gran parte di noi percepisce oggi. La Fnsi ha messo in campo un importante strumento con l’intento di proteggere le pensioni più basse, il Fondo di perequazione, finanziato dai giornalisti dipendenti e affidato ad un comitato tecnico insediato all’Inpgi. Ma sappiamo anche che il sistema del welfare è sotto pressione e va quindi ridisegnato e rafforzato proprio a protezione dei più deboli. Le linee generali espresse dal Cdae dal Consiglio generale del nostro istituto di previdenza, presieduto da Andrea Camporese, e condivise dalla Fnsi,individuano nell’innalzamento delle aliquote a carico delle aziende e nel graduale aumento dell’età pensionabile delle donne, due misure che possono garantire stabilità ai conti dell’Inpgi. E sul versante della crescita, degli incentivi all’occupazione, si intende a breve introdurre benefici previdenziali per la stabilizzazione del lavoro a tempo indeterminato. Sul fronte della Casagit, presieduta da Daniele Cerrato, da un lato si pensa ad introdurre una Casagit 2 realmente a misura di freelance per estendere le tutele verso i più deboli. Sullo sfondo s’intravvede un’iniziativa comune degli enti previdenziali e assistenziali verso l’integrazione sempre più stretta dei servizi. In sostanza Fnsi, Inpgi, Casagit stanno lavorando assieme per ridisegnare il welfare dei giornalisti, e in questi giorni prosegue un confronto tra le casse privatizzate e i ministri economici sulle cosiddetta fiscalità di vantaggio. Sarà possibile un vero welfare anche per il lavoro autonomo e precario? Potremo mettere in campo ammortizzatori sociali per l’Inpgi 2? Queste sono le scommesse da vincere. In questo contesto di lavoro comunee positivo per l’uscita dalla crisi,il gruppo dirigente che verrà eletto dal Congresso dell’Ungp potrà avere un ruolo molto importante sia nella determinazione della redistribuzione del Fondo di perequazione, sia nel dibattito sul welfare che coinvolgerà tutta la categoria e gli enti economici dei giornalisti. In questa prospettiva riteniamo che l’Ungp debba portare il suo contributo ad un rafforzamento della Fnsi e dell’Inpgi e che, lungi dall’avanzare rivendicazioni di tipo corporativo quasi fosse un corpo separato dal resto della categoria, sia necessario instaurare un rapporto sempre più stretto con il sindacato. E quindi l’impegno è quello di aprire da subito con la Fnsi, l’Inpgi e la Casagit il dibattito sulle priorità del giornalismo, a partire dal welfare, sul terreno della solidarietà con le giovani generazioni che sono le più colpite dalla crisi. Decidiamo con la Fnsi cosa vogliamo fare del fondo di perequazione, quando e a chi prioritariamente andrà redistribuito tra qualche anno il montante. Rivendicazioni sulla suddivisione delle quote o dei costi del Congresso ci sembrano elementi di sterile polemica e di scarsa prospettiva in un momento in cui tutta la categoria è chiamata ad un impegno straordinario sul futuro della professione.  

Fulvio Gardumi (Bolzano), Ermanno Hilpold (Bolzano), Giancarlo Vincenti (Bolzano), Giancarlo Bo (Venezia), Vittoria Magno (Venezia), Angelo Squizzato (Venezia), Gaetano Assanti (Aosta), Lucio Zampino (Molise), Franco Corrado (Potenza), Gianni Martellozzo (Trieste).

@fnsisocial