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Freelance 25 Mag 2012

Contro il precariato giornalistico e per l'equo compenso Illustrata mozione in Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia

Condizionare, anche nel Friuli Venezia Giulia, i finanziamenti pubblici per l’editoria a un’equa retribuzione per i giornalisti freelance e i collaboratori, e attuare misure concrete per favorire le stabilizzazioni e la formazione: sono i due principi alla base della mozione illustrata oggi dall’Assostampa Fvg e dal Coordinamento precari e freelance Fvg al Consiglio regionale Fvg.

Condizionare, anche nel Friuli Venezia Giulia, i finanziamenti pubblici per l’editoria a un’equa retribuzione per i giornalisti freelance e i collaboratori, e attuare misure concrete per favorire le stabilizzazioni e la formazione: sono i due principi alla base della mozione illustrata oggi dall’Assostampa Fvg e dal Coordinamento precari e freelance Fvg al Consiglio regionale Fvg.

Il testo, predisposto con la collaborazione del sindacato dei giornalisti, è sottoscritto dai consiglieri, iscritti all’Ordine dei giornalisti, Enio Agnola (Idv), Giorgio Baiutti (Pd), Massimo Blasoni (Pdl), Alessandro Corazza (Idv), Igor Gabrovec (Pd), Antonio Pedicini (Pdl), Federico Razzini (Lega Nord), Alessia Rosolen (Gruppo Misto) e Piero Tononi (Pdl). Nelle premesse la mozione ricorda le condizioni di lavoro cui sono sottoposti ogni giorno, anche nella nostra regione, i giornalisti precari e freelance, che sono ormai la maggioranza della categoria: poco meno di 1200 collaboratori contro 610 assunti e 180 pensionati, con retribuzioni che vanno dai 2 ai 12 euro ad articolo, e un reddito medio inferiore ai 7.500 euro all’anno, a fronte di quasi 60 mila euro medi per un redattore ordinario regolarmente contrattualizzato. Professionisti fondamentali per fornire una corretta informazione, in particolare per i giornali e i media locali, ma sottoposti a condizioni che non consentono di costruirsi un futuro, né di svolgere decorosamente il proprio lavoro: una situazione che mette a rischio la corretta informazione dei cittadini.
“È necessario intervenire - ha spiegato il presidente dell’Assostampa Fvg Carlo Muscatello - per tutelare i colleghi non contrattualizzati, i cui compensi si stanno riducendo sempre più, spesso senza alcuna speranza di assunzione futura. Non è solo una questione sindacale, ma di tutela della qualità dell’informazione e quindi di democrazia.”
Il testo, analogamente a quanto previsto in documenti simili presentati in Toscana, Veneto, Piemonte e Lazio, impegna il Consiglio e la Giunta regionale ad attivarsi per sollecitare l’approvazione della proposta di legge Moffa “sull’equo compenso”, attualmente in discussione al Senato (che prevede la mancata erogazione dei contributi pubblici agli editori che non rispettano retribuzioni congrue), e a recepirne i contenuti anche all’interno della normativa regionale, condizionando l’erogazione dei contributi regionali per l’editoria al rispetto dell’equo compenso. “Gli imprenditori hanno tutti i diritti di organizzare le aziende come vogliono – ha detto Antonio Pedicini, consigliere regionale del Pdl - ma dei compensi minimi vanno rispettati, per questo sostengo la mozione, e appoggerò nella prossima finanziaria un meccanismo che condizioni eventuali contributi all’editoria a un giusto compenso per i collaboratori.” “Il precariato del giornalismo è una minaccia per la democrazia – ha aggiunto Igor Gabrovec del Pd -: la Regione e le Istituzioni non possono far finta di niente davanti a questa situazione".
Nel testo, oltre all’applicazione della legge sull’equo compenso, si prevede che le organizzazioni rappresentative dei giornalisti avviino un confronto con la Regione e gli editori, e l’attuazione di strumenti concreti per migliorare le condizioni di lavoro dei colleghi: corsi di formazione finanziati dal Fondo sociale europeo, il coinvolgimento dell’Assostampa Fvg “nell’Intesa relativa alla concessione degli ammortizzatori in deroga nel 2012”, e incentivi per l’assunzione e la stabilizzazione di giornalisti professionisti e pubblicisti, sul modello del “regolamento per la concessione di incentivi per favorire l’occupazione di soggetti ad elevata qualificazione e di personale da impiegare in attività di ricerca”, già operativo in Friuli Venezia Giulia.

Oggi giovedì alle 13.30 (e non alle 11.30 come precedentemente annunciato), al Consiglio Regionale Fvg (piazza Oberdan 6, Sala azzurra), saranno illustrati i contenuti della mozione per l'equo compenso e contro il precariato giornalistico, recentemente depositata negli uffici del Consiglio Regionale.
La mozione, sottoscritta dai consiglieri, iscritti all’Ordine dei giornalisti, Enio Agnola (Idv), Giorgio Baiutti (Pd), Massimo Blasoni (Pdl), Alessandro Corazza (Idv), Igor Gabrovec (Pd), Antonio Pedicini (Pdl), Federico Razzini (Lega Nord), Alessia Rosolen (Gruppo Misto) e Piero Tononi (Pdl), impegna il Consiglio e la Giunta regionale ad attivarsi per sollecitare l’approvazione della proposta di legge Moffa “sull’equo compenso”, attualmente in discussione al Senato, e a recepirne i contenuti anche all’interno della normativa regionale, condizionando l’erogazione dei contributi per l’editoria al rispetto dell’equo compenso per i colleghi precari e Freelance. All’incontro, accanto ai consiglieri firmatari, parteciperanno anche i rappresentanti dell’Associazione della Stampa Fvg e del Coordinamento Precari e Freelance Fvg.
La proposta di legge relativa all’equo compenso per i giornalisti che lavorano come “autonomi” dopo un avvio positivo è oggi bloccata. E’ un fatto grave che rischia di togliere speranza ai tanti giornalisti che non hanno un rapporto di lavoro dipendente e che operano in un mercato privo di regole. Anzi, dove la regola sembra essere una sola: il massimo della precarizzazione e dove la concorrenza sleale tra editori basata sulla pratica dei trattamenti economici al ribasso la fa da padrona. La Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi fa appello alle forze politiche ed ai singoli parlamentari, tra i quali non sono pochi quelli iscritti all’Ordine dei giornalisti, affinché la normativa sia sbloccata e si proceda rapidamente all’approvazione di norme di legge che tendono a dare un minimo di regole ad un mercato selvaggio. L’attività giornalistica è elemento essenziale della democrazia. Lasciarla in balìa di una totale precarizzazione significa colpirne la qualità che ha bisogno di dignità professionale, oggi palesemente conculcata. In alcune regioni italiane, le Associazioni regionali di stampa, gli Ordini, i Coordinamenti dei precari hanno sviluppato iniziative verso le forze politiche ed i Consigli regionali affinché si formulino proposte di legge in sede locale o comunque provvedimenti di sostegno all’attività giornalistica autonoma. La Commissione nazionale lavoro autonomo ritiene questa azione estremamente positiva ed intende collaborare con i Sindacati regionali affinché tali iniziative possano diffondersi su tutto il territorio nazionale." 24 marzo 2012 DEPOSITATA AL CONSIGLIO REGIONALE LA MOZIONE CONTRO IL PRECARIATO E L'EQUO COMPENSO
È stato depositato negli uffici del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia il testo della mozione contro il precariato e per l'equo compenso giornalistico.
Il testo, elaborato su iniziativa dell’Associazione della Stampa Fvg e del Coordinamento precari e freelance Fvg, nell'ambito della campagna nazionale per la tutela dei giornalisti non contrattualizzati, è stato sottoscritto dai consiglieri regionali Enio Agnola (Idv), Giorgio Baiutti (Pd), Massimo Blasoni (Pdl), Alessandro Corazza (Idv), Igor Gabrovec (Pd), Antonio Pedicini (Pdl), Federico Razzini (Lega Nord), Alessia Rosolen (Gruppo Misto) e Piero Tononi (Pdl), tutti iscritti all'Ordine dei giornalisti.
Il documento impegna il Consiglio e la Giunta regionale ad attivarsi per sollecitare l’approvazione della proposta di legge Moffa “sull’equo compenso”, attualmente in discussione al Senato, e a recepirne i contenuti anche all’interno della normativa regionale, condizionando l’erogazione dei contributi per l’editoria al rispetto dell’equo compenso per i colleghi precari e Freelance.
I contenuti della mozione saranno illustrati la prossima settimana in una conferenza stampa. 17 maggio 2012

 

@fnsisocial

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